"Qualsiasi azionista è sempre benvenuto se porta un valore aggiunto. E per quel che riguarda Vivendi il possibile ingresso di Cdp non è visto come un'operazione ostile". E' quanto spiegano all'Adnkronos fonti vicine al dossier in vista del possibile ingresso della Cassa depositi e prestiti nell'azionariato di Tim.
In sostanza, secondo quanto spiegano le stesse fonti, da nuovi azionisti si attende collaborazione anche perchè l'investimento del gruppo francese in Tim è stato ingente e pari a oltre 4 miliardi. Si fa anche osservare che se quella di Cdp fosse una operazione contro Vivendi questo sarebbe un messaggio negativo per gli investitori stranieri che vogliono investire in Italia.
Quanto all'aver tirato in ballo un fronte favorevole alla Francia (e in particolare alla società guidata da Vincent Bollorè) a partire da Unicredit e Generali le stesse fonti bollano queste affermazioni come 'fantasie' poichè "ognuno fa il proprio lavoro".