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Alitalia, si tratta su cassa integrazione

16 aprile 2018 | 15.19
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(Fotogramma)
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Al via la trattativa sulla proroga della cassa integrazione in Alitalia. Con l'incontro tra l'azienda e i sindacati al ministero del Lavoro, questa mattina, si è aperto formalmente il confronto sull'estensione per ulteriori sei mesi, dal primo maggio al 31 ottobre, della cigs, in scadenza il 30 aprile prossimo. Un incontro, durato circa due ore, che, come hanno riferito i rappresentanti sindacali, è stato interlocutorio senza, dunque, la firma di alcun verbale. La compagnia ha confermato la richiesta di cigs per un numero complessivo di 1.680 dipendenti Alitalia, di cui 1.230 addetti di terra, 360 assistenti di volo e 90 comandanti ed è stato definito il percorso del confronto, che ora vedrà degli approfondimenti in sede aziendale per poi tornare al ministero del Lavoro.

Nell'agenda dei lavori dei prossimi giorni, è stata già segnata una prima data che è quella del 19 aprile, con l'avvio di due tavoli, uno per il personale navigante , la mattina, e l'altro per quello di terra, il pomeriggio. Al ministero del Lavoro, si tornerà il 23 aprile prossimo ma, come hanno indicato da alcuni rappresentanti sindacali al termine dell'incontro di oggi, non è detto che il confronto si chiuda già lunedì prossimo. Del resto, hanno osservato, la scadenza del 30 aprile offre margini per un supplemento di trattativa, se necessario. Questi due round saranno preceduti, inoltre, da un incontro convocato all'Anpal per il 18 aprile per discutere del percorso di riqualificazione del personale.

Nell'incontro di oggi, hanno riferito i sindacati, l'azienda ha riconfermato le ragioni alla base della richiesta di nuova cigs senza però entrare nel dettaglio dei numeri della cigs richiesta. Questione che è stata, appunto, demandata agli approfondimenti in sede aziendali dei prossimi giorni. Nella comunicazione inviata ai sindacati, la compagnia ribadiva la necessità di mettere in campo tutte le azioni utili a preservare il valore economico e produttivo dell'azienda. Azioni volte alla massimizzazione dei ricavi e al continuo intervento sul contenimento dei costi.

Una della maggiori preoccupazioni nutrite dai sindacati è quella del ricorso alla cassa integrazione a zero ore, che viene prospettata insieme alla cassa integrazione a rotazione e che potrebbe interessare soprattutto il personale di terra. L'obiettivo è, comunque, quello di ridurre il numero chiesto dall'azienda, anche perché i prossimi mesi sono quelli dell'alta stagione del trasporto aereo. Anche per la precedente tornata di cigs, cominciata il primo novembre e in scadenza il 30 aprile, la compagnia, ricordano ancora i sindacati, aveva richiesto cigs per 1230 addetti di terra, poi ridotti a 1030 unità al termine della trattativa.

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