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Gruppo Cap: 85 milioni di investimenti in infrastrutture idriche

15 maggio 2018 | 16.39
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Trasformare l'oro blu in ricchezza sostenibile? Ci prova e ci riesce il gruppo Cap che gestisce la distribuzione dell'acqua nella città metropolitana di Milano. Il Bilancio di sostenibilità 2017 presentato oggi mostra 85 milioni di euro di investimenti in infrastrutture, 5 milioni in più rispetto al 2106, che hanno generato una distribuzione di valore aggiunto pari a 235 milioni di euro, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. L'obiettivo è quello di ridurre le emissioni inquinanti e di mantenere sempre un elevata attenzione all'innovazione e alla formazione.

“La gestione del servizio idrico sul territorio pone ogni giorno sfide importanti in fatto di innovazione, tutela dell’ambiente e risposte ai cambiamenti climatici, spiega Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap, per questo un’azienda moderna ed efficiente deve pensare al proprio modello di business integrando la sostenibilità nel piano industriale”.

Le perdite idriche registrano un trend in costante diminuzione: scese al 16%, uno dei dati migliori a livello italiano, la cui media si attesta sul 39% (fonte Utilitalia). Le emissioni di gas serra si sono ridotte di circa il 70% rispetto al 2016, grazie a una politica energetica basata esclusivamente sull’impiego di fonti rinnovabili certificate. Sul fronte dei fanghi di scarto derivanti dalle attività di depurazione delle acque reflue, solo il 2% è destinato a discarica, il resto viene recuperato e riutilizzato. Tutto questo grazie alle scelte all’avanguardia messe in atto da Gruppo CAP nello sviluppo di attività di circular economy, come per esempio la produzione di biometano e di fertilizzanti dai fanghi di depurazione.

Un riscontro positivo viene anche dal riutilizzo dell’acqua depurata per uso irriguo in agricoltura, che registra un incremento del 7%. L’impegno costante in termini di gestione dell’oro blu si è esteso fino al monitoraggio dei consumi idrici aziendali, cosa che, alla fine di quest’anno, porterà la monoutility a rendicontare la sua prima Water Footprint, in accordo con la norma UNI EN ISO 14046:2016.

“Cap ha in questi ultimi due anni impresso un’accelerazione a tutti i processi legati alla sostenibilità del proprio business, aggiunge Russo, puntando sulla ridefinizione della propria organizzazione, che è diventata sostenibile a 360 gradi. Un impegno che ci ha consentito di avviare un vero e proprio risk assessment finanziario ed extra finanziario e di impostare un imponente piano di investimenti che sfiora gli 85 milioni di euro”.

Il continuo impegno e la volontà di integrare la sostenibilità nella gestione del business, ha portato all’avvio di un percorso di stakeholder engagement strutturato attraverso lo sviluppo di focus group su quattro aree tematiche, simbolo della strategia di Corporate Social Responsibility (CSR) di Cap: Ambiente, Etica e Legalità, Sicurezza sul lavoro, Diversity - Change Management. L’obiettivo è identificare, comprendere e monitorare le esigenze e le aspettative degli stakeholder chiave, in un clima di confronto e apertura e nel rigore della massima trasparenza, garantita anche dalla presenza di un ente super partes.

In azienda il percorso di sviluppo di una maggiore consapevolezza sui temi legati alla sostenibilità ha preso il nome di “LinkingWater”, un programma di empowerment aziendale che ha consentito a circa un centinaio di lavoratori di affrontare in modo non convenzionale i temi della sostenibilità.

Il capitale umano si conferma quindi una risorsa fondamentale nella crescita e nello sviluppo di Gruppo Cap. Sono 813, tra donne e uomini, le persone che si impegnano ogni giorno per garantire un servizio d’eccellenza. Un compito importante che necessita di una continua attività di formazione del personale in tutti i settori dell’azienda: sono 20mila le ore di formazione totalizzate nel 2017.

Strettamente legata al valore delle persone, la sicurezza occupa un posto di prim’ordine. Un tema tanto importante quanto delicato nella realizzazione di un sistema di governance sostenibile. Confermata la certificazione OHSAS 18001, applicata a tutte le sedi e processi aziendali, il 2017 è stato l’anno di avvio della campagna per l’identificazione dei Near Miss (mancati infortuni), un progetto che ha determinato ben 44 segnalazioni. Anche l’indice di gravità complessivo (IG) è tra i più bassi nel comparto idrico (0,49%) valore che rimane comunque ben al di sotto del valore medio Inail di settore/comparto produttivo pari a 1,41.

Sul fronte dell’innovazione, oltre all’implementazione del Water Safety Plan, il piano per il monitoraggio costante della sicurezza dell’acqua che segue la più avanzata normativa europea, – primi in assoluto ad adottarlo in Italia –è proseguita la campagna di smart metering che vede la sostituzione dei vecchi contatori con sistemi di nuova generazione che consentono la lettura e la gestione dei consumi a distanza con un evidente risparmio sulla lettura e un costante monitoraggio dei consumi e delle eventuali perdite.

Volgendo lo sguardo al sistema territorio, non si può non parlare del ruolo centrale di Gruppo CAP come volano economico per l’indotto locale, da cui provengono circa il 70% dei fornitori utilizzati per la progettazione e realizzazione di infrastrutture per il servizio idrico. Il che significa crescita e sviluppo per i 200 comuni dell’hinterland milanese, segno evidente del ruolo di Gruppo CAP per lo sviluppo del territorio. Proprio per questa sua posizione centrale nelle dinamiche sociali ed economiche locali, l’azienda presta una cura particolare a tutti gli aspetti di trasparenza, confermando le tre stellette nel rating di legalità.

Il Bilancio di Sostenibilità 2017 è stato redatto secondo le Linee guida GRI Sustainability Reporting Standards opzione “In accordance – Core”, che rappresentano oggi lo standard più diffuso a livello internazionale in materia di rendicontazione non finanziaria. Costituisce la Relazione di Rendicontazione non finanziaria ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Cap Holding lo scorso 19 aprile ed è stato sottoposto a giudizio di conformità da parte della società di revisione Bdo.

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