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Energia, è online la nuova newsletter Gme

16 maggio 2018 | 14.41
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Energia, è online la nuova newsletter Gme

È online, scaricabile dal sito www.mercatoelettrico.org, il nuovo numero della newsletter del Gestore dei mercati energetici, Gme. La newsletter si apre con un intervento di Claudia Checchi e Pia Saraceno del Ref-e sui rimbalzi congiunturali e gli effetti strutturali della ripresa dell’intensità energetica. Il 2018 è l’anno di realizzazione delle prime bozze dei Piani Energia e Clima, che, per l’Italia, rappresentano l’occasione per mettere in atto la Strategia Energetica Nazionale, predisposta oramai da quasi un anno.

Una delle sfide più importanti è quella del decoupling tra crescita economica e livello dei consumi di energia, che riporta al centro dell’attenzione il tema dell’efficienza energetica – spiegano le due analiste del Ref-e –. Nell’ultimo biennio l’Italia ha in parte eroso i risultati, in termini di miglioramento dell’efficienza energetica, quantificati nel 2015, anno di partenza per le proposte contenute nella Sen. I dati provvisori del 2017 rivelano che la domanda di energia per usi finali è aumentata nell’ultimo triennio e che l’elasticità della domanda di energia rispetto al pil, al di là delle oscillazioni accidentali, continua a rimanere sul trend storico”.

Sulla base dei calcoli proposti dal Joint Research Center della Commissione Ue, da Enea e da Terna “al momento non è possibile dedurre se siamo sulla traiettoria” per il raggiungimento degli obiettivi 2030 di riduzione in valore assoluto del fabbisogno di energia primaria affinché “si verifichi un decoupling effettivo tra dinamica dell’economia e domanda di energia nei prossimi anni – spiegano Checchi e Saraceno –. Gli obiettivi al 2020 saranno raggiunti perché l’intensità della ripresa economica dei prossimi anni non sarà in grado di rovesciare i risultati conseguiti”.

Secondo le due esperte del Ref-e, infatti, “il mix produttivo si è spostato verso settori più leggeri, con minor fabbisogno per unità di prodotto ma anche, secondo le nostre stime, con una elasticità della domanda di energia rispetto alla produzione inferiore a quella dei settori pesanti. È dunque possibile che la relazione storica mostri una elasticità inferiore al passato nel settore industriale. È bastato però un leggero maggior dinamismo delle produzioni di base per generare rimbalzi nella domanda di energia significativi”.

Neutrale nella corsa dei consumi è stato invece l’impatto del clima: “Nell’ultimo inverno – osservano – le temperature sono state in linea con quelle del 2016, tornate sui livelli d’inizio decennio dopo i caldi inverni dal 2012-2013 al 2015-16”. Quindi cosa aspettarci in prospettiva? “È possibile, ma non auspicabile, che un rallentamento dell’attività economica ci riporti sul sentiero di ridimensionamento dei consumi” ma “questo ovviamente non si qualificherebbe come decoupling. Le prospettive della congiuntura economica restano però al momento positive, pur nella rilevante incertezza che attraversa l’andamento dell’economia mondiale ed italiana in particolare", ammettono Checchi e Saraceno.

"La legge di Bilancio - aggiungono - ha confermato gli sconti fiscali per gli interventi di efficienza nelle abitazioni e negli edifici, i benefici dei provvedimenti degli anni scorsi sono stati sopravanzati dalla penetrazione della domanda soprattutto elettrica, aumentata sia da parte delle famiglie che nel terziario".

Quanto "agli interventi di efficienza nel settore industriale ci si affida al meccanismo dei certificati bianchi, a cui è demandato il raggiungimento del 60% degli obiettivi, e sul cui funzionamento sono in atto interventi di modifica tesi a migliorarne l’efficacia. Qualche sorpresa positiva arriva, infine, dal settore dei trasporti, unico in controtendenza nel 2017, con una domanda di energia in calo (soprattutto di petrolio e derivati) nonostante il miglioramento degli indicatori di traffico e autoveicoli in circolazione, grazie all’imponente rinnovo del parco autoveicoli e mezzi di trasporto avvenuto negli ultimi anni”, concludono le due analiste del Ref-e.

All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities.

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