“Qui non si parla solo di diritti negati ma di equiparare legalmente questo tipo di attività a un lavoro subordinato, così come avviene nel resto del mondo. Una lotta volta a garantire diritti e tutele ai rider italiani che ogni giorno si trovano ad affrontare percorsi a ostacoli urbani per consegnare pasti a domicilio, subendo, spesso, gravi incidenti. E’, dunque, inaccettabile che in un Paese civile questa categoria ancora ibrida, tra lavoro dipendente e autonomo, non abbia una precisa inquadratura contrattuale". E' il leader Ugl, Paolo Capone, a commentare lo sciopero in programma domani a Milano indetto dalla Fit Cgil dopo il gravi incidente che ha coinvolto nei giorni scorsi un fattorino proprio nel capoluogo lombardo.
“Tra l’altro in Italia si tratta di un lavoro molto richiesto tra i giovani, sia studenti sia neolaureati: circa 90mila lavoratori impiegati in oltre 200 piattaforme di sharing economy con un giro d’affari stimato attorno ai 3,5 miliardi di euro e con prospettive di crescita fino a 25 miliardi al 2025", conclude.