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Visco: "Sì a calo tasse ma attenti al bilancio"

09 giugno 2018 | 13.48
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(Foto di repertorio/Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Foto di repertorio/Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"E' una buona cosa riuscire a ridurre le imposte". E ancora, "il reddito di cittadinanza ha un obbiettivo positivo", ma "bisogna vedere modi e tempi e avere chiari i vincoli di bilancio". A ribadirlo è stato oggi il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, in un'intervista alla 'Repubblica delle Idee' in corso a Bologna. "Ci vuole una riforma fiscale sicuramente - ha sostenuto Visco - e ci vuole una buona attenzione al modo in cui si interviene per l'inclusione delle persone, per dare a tuti opportunità sul mercato del lavoro perché la migliore difesa dalla povertà è il lavoro". Su quelli che dovrebbero essere gli obiettivi di una nuova riforma fiscale, "credo sia bene che se ne occupino i nostri esperti. Abbiamo la più antica e la migliore scuola di scienze delle finanze", ha aggiunto Visco. Ma, avverte, "cerchiamo di non avere troppe vie nazionali ma sistemi il più possibile condivisi e uniformi in Europa".

REDDITO DI CITTADINANZA - "Il tentativo di costruzione di un reddito di inclusione va nella direzione che vuole essere rafforzata dal governo, ma bisogna vedere modi e tempi e avere chiari i vincoli di bilancio", ha spiegato Visco. Quello di "dare opportunità a tutti è l'obiettivo più importante", ha aggiunto. Ma "il punto cruciale è rappresentato dalla necessità di definire le priorità chiare di quello che vogliamo fare, capire i costi-benefici di quello che si vuole fare", ha puntualizzato Visco.

FLAT TAX - Una riforma fiscale "non si fa dicendo: 'abbassiamo tutte le tasse e poi vediamo l'effetto che fa'", ha spiegato Visco a chi gli chiedeva un'opinione sulla 'flat tax' prevista dal contratto di governo del nuovo Esecutivo. "Una riforma fiscale è complessa", ha detto Visco. Serve prima "un'analisi" a tutto campo del sistema tributario. Per il Governatore, comunque, dopo 50 anni ,"ci vuol una riforma del fisco e questo prendere tempo". "Dipende - ha insistito - dai tempi nei quali le riforme vengono messe in atto".

DEBITO PUBBLICO - A chi gli domanda se un debito pubblico così alto come quello dell'Italia lasci al paese piena sovranità Visco ha replicato: "E' scritto nella Costituzione che dobbiamo avere i conti in ordine". "Sono scelte nostre" ha ribadito Visco ricordando che "siamo noi stessi che compriamo il debito. Quindi al debito corrisponde il risparmio degli italiani" ha osservato.

USCITA EURO - "E' improponibile e anche dannoso parlare di uscita dall'euro - sostiene Visco - ma il punto di forza è che ci sono dei passi avanti che possono essere fatti insieme: bisogna essere presenti su questi tavoli, a Bruxelles è presente il governo, noi siamo presenti a Francoforte, io stesso faccio parte del consiglio direttivo della Bce e facciamo il nostro meglio per i compiti che ci sono assegnati".

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