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Lavoro

Di Maio: "Guerra al precariato"

17 giugno 2018 | 17.07
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(FOTOGRAMMA)
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"Da ministro ho deciso di dichiarare guerra al precariato. Lo stato continuo di precarietà e incertezza dei giovani italiani sta disgregando la nostra società. Sta facendo impennare il consumo di psicofarmaci. E facendo calare la crescita demografica". Lo sottolinea in un post su Facebook il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Sui diritti dei lavoratori, avverte il vicepremier, "non si accettano ricatti". Inoltre, "sono contento - si legge - che finalmente si inizi a parlare dei diritti dei riders e di tutti i ragazzi che lavorano per le piattaforme digitali. Oggi il managing director di Foodora Italia ha criticato alcuni punti della bozza del Decreto Dignità che riguarda proprio i riders. È giusto che su questo tema ci si confronti pubblicamente e infatti dopo aver incontrato i ragazzi, domani alle 14, al ministero del Lavoro incontrerò anche i rappresentanti delle aziende, compresa Foodora, ma anche Deliveroo, JustEat, Glovo e Domino’s Pizza". Una scelta che incassa l'appoggio dell'altro vicepremier, Matteo Salvini, che sottolinea: "Sulle multinazionali il mio collega Di Maio ha il mio totale sostegno. E' ora di smettere di trattare i lavoratori come numeri da consumare".

"Da ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico - scrive ancora Di Maio - ho tutta la volontà di favorire la crescita di nuove attività legate alla gig economy e nessuno vuole demonizzare le attività legate all’uso di piattaforme innovative. Ma ho il dovere di tutelare i ragazzi che lavorano in questo settore. I riders oggi sono il simbolo di una generazione abbandonata dallo Stato", sottolinea. "Le innovazioni servono a far migliorare la qualità della vita dei cittadini e se si creano ingiustizie a scapito di giovani o meno giovani, spetta allo Stato intervenire con fermezza". Per questo, prosegue Di Maio, "la mia intenzione è garantire da un lato le condizioni migliori per i lavoratori, dall'altro consentire alle aziende di operare con profitto per creare nuovo lavoro. Se lavoriamo insieme l'Italia diventerà il modello da seguire per le attività legate alle imprese che operano su piattaforme digitali. Ma sia chiaro. Non si accettano ricatti. I nostri giovani prima di tutto".

FORZA ITALIA - Per Renata Polverini, deputata di Forza Italia e responsabile del dipartimento Lavoro del partito azzurro, ''con la presa di posizione sui riders il ministro Di Maio già dimostra di non saper gestire due dicasteri così diversi e impegnativi come quelli del Lavoro e dello Sviluppo Economico e, soprattutto, conferma di non saper fare la necessaria sintesi tra diversi interessi non potendo, del resto, confrontarsi con se stesso. Dall'Ilva al salario minimo fino alla polemica con Foodora, è evidente che il ministro ignora sia la complessità dei problemi sia, soprattutto, il prezioso e indispensabile ruolo delle parti sociali come giustamente gli ha ricordato la nostra capogruppo, Gelmini".

"Sarebbe molto più utile - si legge in una nota - per il bene delle aziende e per quello dei lavoratori, che Di Maio ascoltasse il sindacato e le associazioni datoriali per definire una cornice di tutele e garanzie adeguate, prendendo a riferimento - come sta facendo mi sembra la Regione Lombardia - le migliori pratiche già messe in campo da aziende come Deliveroo che assicurano i propri collaboratori e sembrano disponibili a fare ulteriori passi avanti nel rispetto della normativa vigente. Forza Italia darà il proprio sostegno a queste soluzioni che rispettano la libertà d'impresa senza dimenticare il valore del lavoro come strumento di realizzazione dell'uomo e della donna e di integrazione nella società''.

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