cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 19:05
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Lavoro

Cuneo fiscale, perché ridurlo

16 luglio 2018 | 06.59
LETTURA: 2 minuti

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Taglio del cuneo fiscale. E' tra i provvedimenti previsti dall'agenda di governo. Si tratta della riduzione delle imposte che gravano sul costo del lavoro. Per cuneo fiscale si intende la differenza che c’è tra lo stipendio lordo e netto, dal momento che è pari alla somma delle imposte - sia dirette che indirette - che pesano sulla busta paga finale. Sono compresi nel cuneo fiscale anche i contributi previdenziali. Di queste imposte si considerano sia quelle che gravano sui datori di lavoro che quelle che invece devono essere pagate dai lavoratori, sia dipendenti che autonomi.

Il problema è che in Italia il cuneo fiscale, nonostante in leggero calo negli ultimi anni, è ancora molto alto: nel dettaglio, il costo del lavoro medio (ovvero la somma delle retribuzioni lorde con i contributi sociali a carico dei datori di lavoro) nel 2015 è stato pari a 33mila euro, di cui il 46% rappresenta il cuneo fiscale. Quindi, al lavoratore spetta una retribuzione media che supera appena la metà del costo del lavoro: il 54% del totale, ovvero 17.270 euro. Il resto invece se ne va in tasse e contributi sociali, per un totale di 14.729 euro. Per garantire retribuzioni più elevate, ma anche per incentivare le assunzioni, quindi, è importante approvare provvedimenti che riducano il cuneo fiscale. A oggi un'azienda su uno stipendio di 1.000 euro ne paga circa 1.900 euro, quasi il doppio di quello che entra nelle tasche del dipendente.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza