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Di Maio: "Gara Ilva un pasticcio"

20 luglio 2018 | 11.06
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Luigi Di Maio (FOTOGRAMMA)
Luigi Di Maio (FOTOGRAMMA)

"La procedura di gara è stata un pasticcio con regole cambiate in corsa". Ad affermarlo il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, rispondendo a un'interpellanza urgente sulla vicenda Ilva in Aula alla Camera. "C'era chi ci prendeva in giro perché stavamo perdendo tempo a studiare 23mila pagine - ha aggiunto -. Invece, abbiamo fatto bene e l'Anac ha confermato tutte le criticità e che le nostre preoccupazioni erano fondate".

Tra le criticità della procedura c'è anche quello dei rilanci, tema "scritto malissimo e in maniera confusa", che ha consentito l'aggiudicazione ad ArcelorMittal rispetto ad AcciaItalia, la cui offerta era "migliore" sul piano ambientale e occupazionale, ha sottolineato Di Maio. Il primo "pasticcio", ha poi evidenziato il ministro, riguarda la tempistica dell'attuazione del piano ambientale e, come ha concluso l'Anac, "ha leso il principio di concorrenza".

"Quando è stata bandita la gara, il 5 gennaio del 2016, chi voleva partecipare alla procedura di gara doveva fare un'offerta che prevedeva di attuare il piano ambientale entro il 31 dicembre dello stesso anno. Capirete bene che questa sarebbe stata un'impresa titanica e poche imprese hanno potuto partecipare" ha sottolineato il vicepremier, spiegando che, successivamente, il termine è stato posticipato di due anni e poi di ulteriori cinque.

LA PROCEDURA - "Si è arrivati al 2023, sette anni in più" e questo avrebbe significato "che avrebbero potuto partecipare molte più imprese" e "avremmo potuto avere molte più offerte e miglio, compresa quella di ArcelorMittal" ha detto Di Maio. "Non solo: l'azienda non ha poi neanche rispettato i termini intermedi del piano ambientale e questo di per sé, se confermato, sarebbe bastato ad escluderla".

"E meno male - ha affermato ancora - che quelli prima di noi erano i competenti". Ora, ha proseguito, chi ha fatto questa procedura di gara "politicamente ne dovrà rispondere". E ancora: "Per questo Governo - ha messo in chiaro Di Maio - prima viene la legalità. In questo caso specifico vogliamo andare fino in fondo; capire chi non ha sorvegliato queste criticità, chi si ostina a dire che tutto è in regola. Questo non è assolutamente accettabile".

L'ANAC - Criticità, quelle messe a fuoco dall'Anac, che "sono macigni" ha detto Di Maio. "Qui si sta giocando con la salute delle persone", ha sottolineato il ministro che ringrazia l'Anac per aver fornito le risposte in così poco tempo. "Se si è fatto una procedura di gara che non ha messo al centro il massimo delle tutele occupazionali ambientali e le tutele della salute, politicamente ne dovrà rispondere, soprattutto se poi all'interno delle 23mila pagine ci sono le criticità che abbiamo segnalato". Segnalazioni, ha aggiunto, non solo del ministero dello Sviluppo economico ma, tra gli altri, "anche di un governatore che di certo non è vicino a questo governo".

"Quando guardo alla procedura di gara e guardo alla lettera dell'Anac, penso alle persone che in tutti in questi anni hanno segnalato queste cose. Riuscire a decifrare tutti questi atti non è stato semplice ma ne è valsa la pena. Per me sul tavolo, restano sempre le questioni occupazionali e ambientali tant'è vero che ho detto chiaramente ad ArcelorMittal che il loro piano ambientale non era soddisfacente e che devono fare una controproposta che sembra sia per arrivare nei prossime ore per mezzo dei commissari".

I COMMISSARI - Il ministro ha poi riferito che chiederà "subito chiarimenti ai commissari" e avvierà "un'indagine all'interno del ministero". Inoltre, "chiederò subito un parere all'Avvocatura dello Stato", ha annunciato. "Non possiamo continuare a fare finta di niente" e "intendiamo andare fino in fondo per fare chiarezza".

ARCELORMITTAL, PROPOSTA MIGLIORATIVA NEI PROSSIMI GIORNI - "Presenteremo al ministero la nostra proposta migliorativa nei prossimi giorni". E' quanto annuncia il gruppo ArcelorMittal in una nota sulle trattative per l'acquisizione dell'Ilva. "Una volta raggiunto un accordo sulla base di tale progetto, siamo fiduciosi che tutte le parti, compresi i sindacati, ne rimarranno soddisfatte e saranno pronte a concludere in tempi rapidi l'accordo", aggiunge il colosso indiano. "Nei recenti incontri con il nuovo vice primo ministro e ministro per lo Sviluppo Economico e il Lavoro, Luigi Di Maio, abbiamo discusso su quali ulteriori impegni potrebbero essere presi. Abbiamo quindi lavorato per incrementare il piano ambientale e quello occupazionale, che migliorerà gli impegni originari e rafforzerà le prestazioni ambientali di Ilva e il suo sostegno alle comunità locali", si legge nel comunicato. "C'è molto lavoro da fare per riassestare Ilva ed effettuarne il rilancio e per ricostruire un business italiano di cui il Paese possa essere orgoglioso. Siamo entusiasti e motivati da questa prospettiva e i nostri team sono pronti da mesi ad iniziare a lavorare. Ribadiamo il nostro impegno verso Ilva e il rispetto degli impegni che abbiamo preso", si legge nella nota.

CALENDA - Dopo le parole del vicepremier, l'ex ministro Carlo Calenda su Twitter ha scritto: "Caro Di Maio, hai detto in Parlamento cose gravi e false. Minacciare indagini interne al Mise è vergognoso. La responsabilità sulla gara è mia. A differenza tua non ho bisogno di inventarmi manine. E assumiti la responsabilità di annullare la gara se la ritieni viziata".

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