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Fs, Mazzoncini lascia: "Via per spoil system"

26 luglio 2018 | 11.23
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(Fotogramma)
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Il governo azzera i vertici di Ferrovie, lascia quindi l'ormai ex ad di FS Italiane Renato Mazzoncini, che si è congedato con un messaggio destinato ai dipendenti.

"Cari amici - inizia la lettera diffusa da FS -, dopo poco meno di tre anni, a seguito della decisione del nuovo Governo di applicare lo spoil system, lascio l'incarico di AD di Ferrovie dello Stato Italiane. Per chi come me ha il trasporto pubblico nel sangue non è difficile raccontare il privilegio e l'esperienza di arrivare a 47 anni alla guida di questa straordinaria azienda del Paese e di farla crescere come mai prima d'ora".

"In questo triennio - continua Mazzoncini - FS crescendo al ritmo del 18% annuo ha chiuso i migliori bilanci di sempre con un utile medio di 645 Ml€, cresciuto del 60% rispetto al triennio precedente. Contemporaneamente ha portato gli investimenti dai 4 Mld€ medi del triennio precedente a 6 nel 2017 e a 8 nel 2018 con l'arrivo di Anas. Vale oggi il 2% del PIL del Paese e occupa 81.000 persone dirette e 240.000 con l'indotto. E soprattutto tra il 2014 e il 2018 il numero di passeggeri sui treni è cresciuto del 25%, vero obiettivo del nostro lavoro".

Mazzoncini ricorda poi il mega investimento di 5 Mld€ di nuovi treni che sono in costruzione nelle fabbriche italiane di Hitachi e Alstom e che arriveranno sui binari dalla prossima primavera e gli obiettivi raggiunti nei tre anni alla guida: "Busitalia - spiega - è passata dal 2012 a oggi da 100 a 600 Ml€ di ricavi diventando il benchmark del mercato. Con la nascita di Mercitalia, 1,5 Mld€ di investimenti, abbiamo posto le basi per il rilancio del trasporto merci su ferro secondo gli obiettivi di COP 21. FS è anche finalmente diventato un grande player europeo capace di crescere in Europa in questi tre anni ben più dei tedeschi, dei francesi e degli inglesi che da anni si dividevano il palcoscenico".

FS, rivendica l'ex ad, "è oggi il primo operatore in Italia e in Grecia, il secondo in Germania, il terzo in Olanda ed è già attivo in UK, Francia e Svizzera e ha guidato - con il mio personale impegno - l'UIC, l'associazione mondiale delle ferrovie".

"Tutto ciò - continua - è stato possibile grazie ad un grande board, che ha tra l'altro rafforzato tutti i presidi di governance per assicurare trasparenza e integrità alla gestione aziendale, un grande team di manager impegnati e preparati e alla grandissima famiglia dei ferrovieri, autentico patrimonio del Paese che ringrazio di cuore per il quotidiano impegno e per la straordinaria accoglienza che mi hanno riservato. Ora - conclude - mi riposo un po', buona estate e in bocca al lupo a tutti. Renato".

Fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti puntualizzano che "la decadenza del consiglio di amministrazione di Fs, stabilita nei termini propri di una legge dello Stato, deriva dalla mancata osservanza di una precisa clausola etica dello statuto in relazione alla posizione dell'amministratore delegato".

Inoltre, precisano le stesse fonti, "la mancata osservanza della clausola etica riguarda la posizione dell'amministratore delegato, non fa riferimento ad alcun atto contra legem da parte dell'organo amministrativo che ha comunque operato secondo prerogative del tutto legittime".

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