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Descalzi: "Senza valori non c'è futuro"

02 agosto 2018 | 12.41
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(Foto Eni)
(Foto Eni)

Viviamo in una realtà caratterizzata dalle differenze e dagli squilibri”. Così l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, nel corso dell’evento 'Ognuno di noi' alla Nuvola a Roma, dove ha incontrato i dipendenti della società per illustrare le linee guida della nuova strategia di Eni.

Mentre da un lato, ha spiegato, la popolazione mondiale nei prossimi 20 anni è destinata a crescere significativamente, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, ed è estremamente elevata la quantità di persone che non ha ancora accesso all’energia, dall’altro lato, il mondo, allo stato attuale degli accordi non vincolanti e delle politiche disomogenee sul clima messe in campo dai diversi Paesi, è destinato a oltrepassare il limite di emissioni inquinanti oltre il quale potranno intervenire conseguenze climatiche "irreversibili".

“Il grande dilemma”, ha sostenuto l’Ad, “risiede quindi nel contrasto tra la necessità di produrre sempre più energia e quella, urgente, di ridurre le emissioni”. Descalzi ha poi voluto soffermarsi sul tema dei rifiuti, “altro grande problema”. “Oggi il mondo produce 1,3 miliardi di tonnellate all’anno di rifiuti, nel 2025 saranno 2,2 miliardi di tonnellate”, ha specificato, ponendo l’accento sulla gravità del problema delle plastiche.

In questo contesto, la strategia di Eni deve essere fondata sui valori, ha ribadito con forza l’Ad di Eni, che ha poi spiegato come “l’obiettivo maestro sia creare valore nel lungo termine” non soltanto per chi investe in Eni comprandone le azioni, ma soprattutto “per gli stakeholder”, vale a dire per tutti coloro che hanno a che fare con la compagnia, come per esempio le popolazioni locali dei Paesi che ne ospitano le attività.

Questo obiettivo maestro, ha spiegato il manager, va perseguito attraverso un approccio sistemico che comprende non soltanto la crescita dei business, ma anche l’economia circolare applicata alle attività e il grande obiettivo della neutralità carbonica, vale a dire il bilancio zero tra emissioni generate e misure messe in campo per compensarle. Obiettivo che, dice l'Ad, “diventerà per noi una bandiera, un Davide che batte Golìa. Si tratta di un progetto identitario, interamente basato sui valori”.

Tutte queste dimensioni, ha poi precisato Descalzi, “saranno accomunate da un profondo processo di digitalizzazione, innovazione e condivisione che ne determinerà un miglioramento continuo”. “Si tratta di un modello dove digitalizzazione e innovazione saranno fondamentali”, ha specificato, “in cui Eni cercherà nuove figure professionali e in cui occorrerà lavorare sempre in trazione diretta con la ricerca e lo sviluppo”.

Claudio Descalzi si è poi soffermato sull’economia circolare, che insieme all’evoluzione verso un mix energetico differente, con prevalenza di gas e rinnovabili, e alle misure per compensare le emissioni per il momento fisiologicamente impossibili da abbattere (carbon offset), sarà tra i pilastri alla base del raggiungimento della neutralità carbonica. “L’economia circolare sarà un business vero e proprio, che svilupperemo”, ha sostenuto l’Ad, specificando che sarà caratterizzata da tre fattori: “Riduzione dei rifiuti, riduzione dei costi della materia prima, riduzione delle emissioni a valle”.

Infine, Descalzi ha trattato il tema della ricerca e sviluppo, specificando che “nell’arco del quadriennio 2018-2021, Eni spenderà”, in questo ambito, “oltre 750 milioni di euro, di cui il 45% in HSE e decarbonizzazione”. Eni, come spiegato dall’Ad e come illustrato nelle slide presentate ai dipendenti nel corso dell’evento, ha in essere oltre 50 collaborazioni con centri di ricerca e università a livello mondiale e detiene oltre 300 tecnologie proprietarie e più di 6mila brevetti.

In sostanza, la crescita di Eni evolverà verso la neutralità carbonica, il rafforzamento dei business mid-downstream andrà verso l’espansione degli ambiti low carbon e progredirà verso l’economia circolare, lo sviluppo del settore legato alle rinnovabili investirà sempre più in termini di ricerca e sviluppo per individuare nuove forme di energia, e i business retail andranno verso l’offerta di servizi finalizzati all’efficienza dei consumi energetici. “Stiamo facendo una rivoluzione per un’evoluzione del nostro business, basata sui valori”, ha concluso Claudio Descalzi.

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