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Caporalato, se la bottiglia costa più del pomodoro

08 agosto 2018 | 16.10
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(Fotogramma)
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Quando si acquista una passata al supermercato si paga più per la bottiglia che per il pomodoro contenuto. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui costi di produzione dalla quale si evidenzia una preoccupante distorsione. In una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro, oltre la metà del valore (53%) secondo la Coldiretti è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità.

"Esiste - sostiene la Coldiretti - un evidente squilibrio nella distribuzione del valore lungo la filiera favorito anche da pratiche commerciali sleali come i casi di aste capestro on line al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, nonostante il codice etico firmato l’anno scorso fra il ministero delle Politiche Agricole e le principali catene della grande distribuzione, che avrebbe dovuto evitare questo fenomeno che spinge a prezzi di aggiudicazione che non coprono neanche i costi di produzione.

"Occorre spezzare la catena dello sfruttamento che si alimenta dalle distorsioni lungo la filiera, dalla distribuzione all’industria fino alle campagne dove i prodotti agricoli pagati sottocosto pochi centesimi spingono le imprese oneste a chiudere e a lasciare spazio all’illegalità" ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

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