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Pensioni, cos'è quota 100

05 settembre 2018 | 13.35
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"Saremo rispettosi degli impegni presi con gli italiani", ha garantito ieri il vicepremier Matteo Salvini, citando anche quota 100. "Potremo così mandare in pensione chi ne ha diritto e dare posti di lavoro ai giovani", ha aggiunto il ministro dell'Interno, promuovendo la nuova formula previdenziale che, così come previsto nel contratto di governo 5S-Lega, dovrebbe contribuire a "smantellare" la legge Fornero. Ma in cosa consiste e come funziona quota 100? Si tratta della possibilità per i lavoratori di andare in pensione quando la somma dell'età anagrafica e degli anni di contributi versati è pari almeno a 100. Tuttavia, per abbassare i costi, potrebbero essere previsti dei paletti riguardo all'età minima di uscita e agli anni di contribuzione necessari ai fini della pensione.

IL CONTRATTO M5S-LEGA - Nel contratto pentaleghista c'è l'impegno a "provvedere all'abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti dalla riforma delle pensioni cd. 'Fornero', stanziando 5 miliardi per agevolare l'uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse". In particolare "daremo fin da subito la possibilità di uscire dal lavoro - spiegavano i partner di governo nel testo - quando la somma dell'età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, con l'obiettivo di consentire il raggiungimento dell'età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti".

I COSTI IPOTIZZATI DALL'INPS - Sui costi della riforma pensionistica lanciata da 5 Stelle e Lega è più volte intervenuto il presidente dell'Inps Tito Boeri. Ripristinare le pensioni d'anzianità significherebbe "ridurre il reddito netto dei lavoratori", aveva spiegato Boeri in Parlamento lo scorso luglio, in quanto "avremmo non solo più pensionati ma anche meno lavoratori, ciascuno dei quali con un fardello ben più pesante sulle proprie spalle". Con il ripristino delle pensioni di anzianità con quota 100 (o 41 anni di contributi) infatti, secondo la stima di Boeri, si avrebbero subito circa 750.000 pensionati in più con un costo, nella versione 'pura', di 15 miliardi per il primo anno e di un massimo di 20 miliardi all'anno per i successivi.

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