"Siamo prontissimi a gestire altre tratte autostradali visto che già abbiamo una rete dieci volte quella di qualunque gestore". Lo afferma in un'intervista a 'la Repubblica' Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Anas, l'azienda che entro l'anno riceverà in gestione altri 3.600 chilometri di arterie dalle Regioni. Anas è un’azienda pubblica, oggi del gruppo Fs, che gestisce una rete di strade e autostrade con un’estensione di 27mila chilometri.
Quanto ai rapporti con il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, che in un’audizione parlamentare sull’accorpamento Fs-Anas, aveva detto che l’operazione si è risolta in un "tornaconto personale per quei manager che si sono visti moltiplicare lo stipendio", Armani spiega: "Ho messo a disposizione di Toninelli il mio mandato, sia incontrandolo di persona che scrivendogli. E’ impossibile lavorare in un’azienda pubblica senza la fiducia dell’esecutivo. Al momento non ho avuto riscontri, dunque vado avanti cercando di recuperare un’immagine di credibilità ed efficienza dell’Anas, puntando risorse economiche e umane sulla manutenzione, la tecnologia, la programmazione a medio termine".
Quanto alla tragedia di Genova, "solo le indagini della procura potranno accertare cosa sia accaduto veramente e perché - dice Armani - In questo caso non c’è un problema di risorse finanziarie, come è accaduto per i gestori pubblici con i tagli del bilancio degli ultimi venti anni, e neanche un problema di qualità del personale perché Autostrade per l’Italia ha potuto assumere i migliori tecnici sul mercato senza avere il blocco delle assunzioni. Non si può escludere nessuna causa, ma in ogni caso andrebbe analizzato ed eventualmente rivisto il rapporto tra ministero e privati. Insomma, un ruolo diverso dello Stato sia nel controllo che nella gestione, prevedendo capacità di assunzione di personale e risorse finanziarie adeguate".