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Toti contro Toninelli: "Vogliamo impegni veri"

30 settembre 2018 | 17.19
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Dignità fa rima con verità. Genova e la Liguria vogliono ascoltare impegni veri” scrive su Facebook Giovanni Toti, presidente della regione Liguria, dopo che il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha elencato in un post le misure principali del decreto per Genova.

"E’ dal 14 agosto che sto lavorando duro e senza sosta per ridare a Genova e ai Genovesi la dignità che meritano. E soprattutto un ponte solido il più presto possibile. Nel decreto in vigore c’è molto per il monitoraggio e la sicurezza delle infrastrutture, di cui lo Stato non si è mai davvero fatto carico. Ma ci sono soprattutto tante misure concrete per la città, per i suoi abitanti, per le imprese e per il porto. Misure che rafforzeremo ulteriormente in Parlamento" scrive su Facebook il ministro delle Infrastrutture.

In particolare, evidenzia Toninelli, ricordando le misure più significative, "il commissario straordinario avrà pieni poteri e risorse per ricostruire il ponte saltando le normali pastoie burocratiche. E grazie al decreto sarà blindato dal punto di vista giuridico, per cui potrà agire senza il timore di possibili ricorsi; vista l’emergenza, quest’anno e il prossimo gli enti locali potranno assumere a tempo determinato fino a 250 persone; sulle case sgomberate i cittadini non pagheranno praticamente alcuna tassa. E naturalmente non saranno tassati nemmeno gli indennizzi ricevuti; vengono sospese le cartelle esattoriali fino alla fine del 2019; imprese, artigiani e professionisti coinvolti vengono ristorati del fatturato perso".

"Nel territorio della Città metropolitana di Genova c’è la Zona franca con forti agevolazioni ed esenzioni fiscali per le aziende che hanno perso almeno un quarto del fatturato dal 14 agosto 2018 al 30 settembre 2018 - ricorda ancora Toninelli - Ci sono oltre 23 milioni di euro per il Trasporto pubblico locale e altri 20 milioni alla Regione per il rinnovo del parco mezzi della Città metropolitana; sono previsti 20 milioni già quest’anno per le spese affrontate dagli autotrasportatori che sono costretti dalle difficoltà logistiche ad allungare i loro percorsi. Ma abbiamo un chiaro impegno del Mef a stanziare molti più soldi nel 2019".

E ancora: "Sono disponibili 30 milioni di euro per agevolare al meglio i flussi in ingresso e in uscita dal porto di Genova e per realizzare il varco di ingresso di Ponente; c’è la Zona logistica semplificata per il porto e il retroporto. E procedure anch'esse semplificate per le imprese che vi operano". Insomma, conclude il ministro, "con il decreto e il commissario daremo a Genova e all'Italia tutte le risposte che meritano nel minor tempo possibile".

LA REPLICA DI TOTI- "Dignità fa rima con verità. Genova e la Liguria vogliono ascoltare impegni veri” scrive su Facebook Giovanni Toti. “Caro Ministro Toninelli, se come scrive su Facebook vuole davvero ridare dignità ai genovesi, cominciamo evitando di proporre ponti dove giocare a bocce e fare grigliate - si legge nel post - Secondo, diciamo la verità: il Decreto non mette per nulla al sicuro da ricorsi e lentezze burocratiche. Anzi, proprio per come è scritto li temiamo tantissimo. Terzo, è la prima volta nella storia che invece di far riparare il danno a chi lo ha fatto, si prevedono addirittura 300 milioni dei contribuenti per anticipare i soldi necessari. Quarto: troviamo soldi veri per il Porto, si parlava di 100 milioni all’anno, ne sono previsti 15. Troviamo i soldi per l’autotrasporto, previsti solo per gli ultimi tre mesi di quest’anno. Troviamo i soldi per le imprese e per gli sfollati".

Infine, prosegue, "perché il Decreto non contiene i fondi per il Terzo Valico ferroviario? Anzi, perché sono bloccati anche i fondi già stanziati? I liguri si sono espressi e vogliono quell’opera, così come la vogliono tutte le imprese del nord-ovest. Caro Ministro come si permette di metterla in discussione? E, se posso ancora una domanda: chi pagherà la Gronda di Ponente? Quel cantiere, dopo anni, avrebbe dovuto partire nei primi tre mesi del 2019, quindi tra 120 giorni da oggi. Stiamo aspettando il suo impegno affinché i tempi vengano rispettati".

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