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Borsa, Milano chiude in rialzo con le europee (+0,62%). Vola Fincantieri

13 agosto 2014 | 19.04
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Borsa, Milano chiude in rialzo con le europee (+0,62%). Vola Fincantieri

Chiude in rialzo la Borsa di Milano in linea con le consorelle europee che, sulla scia del rimbalzo di Wall Street (Dow +0,58%; Nasdaq +1,01%), hanno mantenuto l'andamento positivo cominciato dall'avvio, complici anche i buoni risultati di alcuni grandi gruppi quotati, tra cui E.On e Macy's.

Il Ftse Mib termina le contrattazioni avanzando dello 0,62% a 19.537 punti, sostenuto in particolare da alcuni titoli bancari, tra cui il Banco Popolare (+4%), e dal comparto energetico. Vola invece Fincantieri (+9,33%) dopo i report di varie case d'affari, tra cui Morgan Stanley, che ha avviato la copertura della società con raccomandazione 'overweight' e un target price di 0,87 euro.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude in leggero ribasso a 168 punti. Tra i listini del Vecchio Continente, segno 'positivo' per Londra (+0,37%), Parigi (+0,78%) e Amsterdam (+0,27%), mentre Francoforte chiude la seduta in buon rialzo (+1,43%). Domani, gli occhi degli investitori saranno puntati sul Pil del secondo trimestre di Germania e Francia, dati che arriveranno prima dell'apertura dei mercati e si prospettano peggiori delle attese.

Tra i dati macro della giornata, la produzione industriale dell'Eurozona, che ha subito una contrazione dello 0,3% a giugno rispetto a maggio, quando era crollata dell' 1,1%. Gli analisti si attendevano un leggero rimbalzo. In Germania l'inflazione a giugno è cresciuta dello 0,8%, in leggero ribasso rispetto al +1% di giugno.

Secondo gli analisti di Ig, "il mercato tiene l'attenzione rivolta anche alle vicende in Ucraina, dove stanno arrivando gli aiuti umanitari partiti da Mosca. L'occidente - spiegano - teme che la mossa di Putin possa costituire una minaccia per l'Ucraina. Secca la risposta della Russia, che si è rifiutata di concedere gli aiuti alla Croce Rossa come intermediario finale per la consegna in Ucraina. Questa situazione potrebbe degenerare nelle prossime ore. Il clima di tensione tra la Russia e l'Occidente è su livelli altissimi e potrebbe sfociare anche in uno scontro militare nei prossimi giorni".

Quanto alle finanze e alla crescita della Francia, "il mancato raggiungimento dei target sul deficit - ritengono gli analisti - potrebbe, per un Paese importante come la Francia, aggiungere ulteriori pressioni alla Bce e incrementerà lo scontro tra Berlino e Parigi".

Nel dettaglio, per Piazza Affari la seduta è caratterizzata dai rialzi per il comparto energetico, che guadagna con Enel l'1,62% e con Eni lo 0,44%. Enel Gp avanza dell'1,39%. Bene il comparto bancario con Banco Popolare (+4%) e Unicredit (+1,52%). Intesa Sp avanza dell'1,04% a 2,14 euro, Mediobanca dello 0,50% a 6 euro. In rialzo, tra le popolari, anche Bper (+1,11%), mentre Bpm cede l'1,32%. Mps è la peggiore dei titoli finanziari e perde l'1,20%.

I titoli in rosso sono Cnh Industrial, che chiude in ribasso del 2,40% e Finmeccanica, che perde l'1,65%. Sotto pressione anche Azimut (-1,32%) e Mediolanum (-1,32%). Telecom chiude invariata nelle settimane decisive per arrivare a una controfferta da presentare a Vivendi su Gvt per l'eventualità di una fusione con Tim Brasil.

In spolvero GTech, che guadagna a fine seduta il 3,07% anche sulla base del fatto che le autorità antitrust Usa hanno concesso la conclusione anticipata del periodo di sospensione previsto dalle leggi relativamente al processo di acquisizione della International Game Technology, gruppo del Nevada specializzato nella produzione di slot machine e altre macchine da gioco. L'integrazione tra GTech e Igt dovrebbe concludersi entro metà 2015.

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