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Borsa, Milano chiude in calo (-0,29%) appesantita da bancari

14 agosto 2014 | 22.06
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Il differenziale tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi termina a 163 punti base. Maglia nera tra le blue chips a fine giornata per Ubi Banca che cede il 2,96% a 5,41 euro. In spolvero Gtech che guida i rialzi del paniere principale

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Chiude in calo Piazza Affari, peggiore tra le europee, appesantita dal settore bancario e dalle vendite su alcuni titoli. In generale tutte le piazze del Vecchio Continente, che pure terminano in progresso, hanno affrontato una giornata di estrema volatilità, sulle notizie poco confortanti in arrivo innanzitutto dalla Germania e successivamente dalla Bce.

Offre una mano a risollevare la situazione Wall Street che apre in progresso e alle 18,50 continua a viaggiare in territorio positivo con il Dow Jones che guadagna lo 0,26% a 16.694 punti e il Nasdaq che cresce dello 0,22% a 4.443, quasi ignorando gli spunti poco favorevoli in arrivo dall'Europa.

Il primo elemento con il quale si trovano a fare i conti le Borse è quello relativo al pil della Germania che nel secondo trimestre è calato dello 0,2% rispetto al primo. Si tratta di un dato peggiore delle attese degli analisti, che si aspettavano un calo congiunturale dello 0,1%. In Francia il Pil è fermo. Il bollettino mensile della Bce rileva che la ripresa dell'economia della zona euro resta "moderata e disomogenea".

Secondo la Survey of Professional Forecasters pubblicata oggi sul bollettino mensile dell'Istituto di Francoforte, il pil nell'area dell'euro dovrebbe crescere dell'1% nel 2014 contro +1,1% stimato in precedenza dagli esperti della Bce. Intanto Eurostat dice che dopo il +0,2% del primo trimestre dell'anno, il pil nell'area dell'euro nel secondo registra una crescita zero, mentre l'inflazione tendenziale nell'area dell'euro scende dal +0,5% di giugno a +0,4% a luglio: si tratta del livello più basso registrato dall'inflazione dall'ottobre del 2009.

Indicazioni opposte dai dati americani diffusi nel primo pomeriggio. Deludono i numeri relativi alle richieste di disoccupazione: nella settimana che si è conclusa il 9 agosto le richieste iniziali sono state 311mila, in aumento di 21mila rispetto alla settimana precedente quando erano state (dato aggiornato) 290mila. Il dato è superiore alle attese degli analisti che indicavano 295mila. E' invece in calo dello 0,2% Uniti il prezzo alle importazioni, dopo avere registrato un incremento in entrambi i due mesi precedenti. La diminuzione è stata determinata dal calo dei prezzi dei carburanti. Il consensus indicava -0,3%, dunque il dato è migliore delle attese.

In questo scenario, Londra termina la giornata in rialzo dello 0,43% a 6.685 punti; Francoforte mette a segno un progresso dello 0,29% a 9.225; Parigi guadagna lo 0,25% a 4.205. Bene Lisbona che cresce dell'1,02%, mentre Zurigo avanza dello 0,49%. In verde anche Amsterdam (+0,14%) 3 Bruxelles (+0,22%). Sotto la parità Madrid che termina a 10.294 punti(-0,07%).

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,29% a 19.480 punti, mentre l'All Share termina in flessione dello 0,25% a 20.665. Il differenziale tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi termina a 163 punti base. Le peggiori performance sono quelle del comparto bancario. Maglia nera tra le blue chips a fine giornata per Ubi Banca che cede il 2,96% a 5,41 euro. Vendite anche su Bpm -2,67%, Banco Popolare -2,36%, Mps -2,06%, Unicredit -1,85%, Telecom Italia -1,58%, Bper -1,52%, Intesa Sanpaolo -1,21%. Positiva Medfiobanca che guadagna l'1,4%. In rosso anche Telecom Italia (-1,58%), Yoox -1,53%, Salvatore Ferragamo (-1,43%) e Mediaset -1,42%.

In spolvero Gtech che guida i rialzi del paniere principale. Il titolo parte in calo ma inverte la rotta, oltre che per ragioni tecniche, anche grazie alla notizia, diffusa tre giorni fa, che le autorità antitrust Usa hanno concesso la conclusione anticipata del periodo di sospensione previsto dalle leggi relativamente al processo di acquisizione della International Game Technology, gruppo del Nevada specializzato nella produzione di slot machine e altre macchine da gioco.

L'integrazione tra GTech e Igt dovrebbe concludersi entro metà 2015. A fine giornata guadagna, migliore tra le blue chips, il 3,91% a 17,81 euro. Segue Buzzi Unicem che chiude in progresso del 2,97%. A spingere le quotazioni della società cementiera sono stati gli analisti di Morgan Stanley, che hanno migliorato la raccomandazione su Buzzi Unicem da equalweight a overweight, portando il prezzo obiettivo da 12,90 euro a 13,75 euro.

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