Giornata per lo più debole e in ribasso per le principali piazze europee che sembrano attendere con cautela gli appuntamenti della prossima settimana, a partire dalla riunione della Federal Reserve . A calamitare l'attenzione degli investitori, oggi, sono in particolare le nuove sanzioni alla Russia che potrebbero, secondo alcuni osservatori, rimettere nuovamente in discussione il processo di pace.
C'è poi attesa per il referendum sull'indipendenza della Scozia per il quale, secondo gli esperti di Ig "nonostante la probabile vittoria del 'no', il voto di Edinburgo potrebbe portare a nuove ondate secessioniste (ieri a Barcellona 2 milioni di persone in piazza per ottenere la legalità del referendum di novembre della Catalogna)". A dominare la scena è infine la riunione dell'Eurogruppo in corso a Milano.
Sul fronte macro, dopo una frenata di due mesi, torna ad aumentare a luglio la produzione industriale europea: come certifica Eurostat, il dato è salito dell'1% nell'Eurozona e dello 0,7% in Ue (in giugno, era scesa rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1%). Il progresso annuale e' stato pari al 2,2% nell'Eurozona e al 2% in Ue. Se i rialzi più forti si sono registrati in Irlanda (+11,3%), Estonia (+2,8%) e Slovenia (+2,3%), i ribassi maggiori sono quello di Malta (-4,2%) e Grecia (-1,7%), ma anche in Italia il dato di luglio è negativo (-1%) dopo aver progredito dello 0,8% nel mese precedente; il ribasso annuale della produzione industriale italiana è pari all'1,8%. (segue)