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Piazza Affari maglia nera in Europa

03 novembre 2014 | 21.07
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Palazzo mezzanotte (Infophoto)
Palazzo mezzanotte (Infophoto)

Piazza Affari maglia nera in Europa. La nostra Borsa perde il 2,10% a 19.369 punti, risultando la peggiore nel Vecchio Continente. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 3,15 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,91 miliardi di venerdì scorso. Su 319 titoli trattati, 194 hanno chiuso in ribasso e 110 in rialzo, invariate le restanti 15 azioni.

Tra le blue chips, chiusura decisamente negativa per Moncler che perde il 4,88% a 10,52 euro. Il titolo ha risentito della valutazioni emerse nel corso del programma televisivo Report che ha condotto un'inchiesta sulla produzione dei piumini d'oca. L'azienda, in una nota, ha precisato che le "piume utilizzate provengono da fornitori altamente qualificati che aderiscono ai principi dell'ente europea Edfa". Intanto Exane ha limato da 11 euro a 10,8 euro il prezzo obiettivo sul titolo della società, sulle prospettive anche di un rallentamento della crescita nel secondo semestre del 2014.

In forte calo Snam, che perde l'11,3% a 3,822 euro. Nel week end è stato pubblicato il documento finale per le nuove tariffe di stoccaggio, considerate penalizzanti per la società. Mediobanca ha ridotto da 'neutrale' a 'underperform' (farà peggio del mercato) il rating sulla società, sulla base di un prezzo obiettivo di 4,3 euro. Male anche Terna, che ha terminato in calo del 6,67% a 3,75 euro. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 4,1 euro. Dalle comunicazioni Consob, intanto, si è appreso che il 27 ottobre scorso la Cassa Depositi e Prestiti ha portato la propria partecipazione in Terna dal 29,999% al 29,851%. Male anche Saipem che chiude con -0,88% a 12,39 euro, Eni che perde l'1,59% a 16,73 euro e Enel scesa del 4,23% a 3,898 euro.

Titoli bancari ancora sotto i riflettori: Mps, dopo uno stop per eccesso di ribasso in mattinata, nel corso della giornata recupera chiudendo in progresso dell'1,48% a 0,617 euro, dopo il tonfo della settimana scorsa, durante la quale ha accumulato una perdita di circa il 40%. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, l'istituto toscano starebbe organizzando un consorzio di garanzia per procedere ad un nuovo aumento di capitale dopo la ricapitalizzazione di 5 miliardi della scorsa estate.

Tra gli altri titoli del settore, Banca Carige termina in rialzo del 3,29% a 0,069 euro. L'istituto ligure, sempre secondo alcune voci di stampa, avrebbe avviato la cessione di Credits e di Banca Cesare Ponti. Cessioni che potrebbero portare nelle sue casse 150 milioni di euro. In rosso anche Unicredit con -0,69% a 5,72 euro, Ubi Banca con -0,88% a 6,19 euro e Intesa Sanpaolo con -2,48% a 2,28 euro.

Tra gli industriali, Fiat Chrysler Automobiles chiude con un frazionale rialzo dello 0,11% a 8,915 euro mentre Exor perde il 4,14% a 33,31 euro. Pirelli lascia sul terreno lo 0,28% a 10,65 euro e Finmeccanica il 2,29% a 7,0250 euro.

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