Il direttore del think tank Bruegel sottolinea che 'potrebbe rappresentare un segnale negativo per mercato, Weidmann ha segnato un punto'
Il Qe era "necessario e importante" ma la condivisione del rischio "è troppo bassa" mettendone a repentaglio l'efficacia. Così Guntram Wolff, il direttore del think tank Bruegel, commenta in un'intervista all'Adnkronos il maxi-piano di acquisto di titoli di Stato lanciato dalla Bce.
"Diamo il benvenuto al Qe perché è importante e necessario per contrastare un periodo prolungato di bassa inflazione" afferma l'economista. Ma, avverte, "la condivisione del rischio al 20% è troppo bassa e mina l'efficacia del piano. Quindi dobbiamo vedere come va". Il piano, insiste, "è potente sotto il profilo quantitativo, ma una condivisione delle perdite ipotetiche così bassa potrebbe rappresentare un segnale negativo per il mercato".
Draghi quindi ha vinto o perso davanti alle resistenze della Germania? "Entrambe le cose: l'elevata entità del piano, 1,1 trilioni di euro, è una vittoria di Mario Draghi", ha spiegato Wolff. Ma, conclude, "una condivisione del rischio così bassa è un importante punto messo a segno dal presidente della Bundesbank, Jens Weidmann".