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Usa: a novembre indice prezzi case S&P/Case Shiller +4,3%

27 gennaio 2015 | 16.42
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In novembre l'indice S&P/Case Shiller è salito del 4,3% anno su anno, in linea con le attese degli analisti. Nei dodici mesi i maggiori rincari delle abitazioni si sono registrati a Miami e San Francisco.

(foto Pixabay).
(foto Pixabay).

Rallenta la crescita dei prezzi delle case nelle principali città degli Stati Uniti d'America. L'indice di Standard & Poor's e Case Shiller che riguarda le prime venti aree metropolitane Usa nel mese di novembre ha registrato un aumento del 4,3% rispetto al novembre 2013, meno pronunciato rispetto al +4,5% di ottobre. Il dato è in linea con le attese degli analisti.

Anche l'indice che misura l'andamento dei prezzi delle abitazioni nelle prime dieci città americane è rallentato, a +4,2% in novembre dal +4,4% di ottobre. I rincari più pronunciati degli immobili si sono registrati a Miami, in Florida, e a San Francisco, in California, con aumenti tendenziali dell'8,6% e dell'8,9% rispettivamente.

Nove città, incluse Tampa, Atlanta, Charlotte e Portland, hanno registrato rincari annuali delle abitazioni maggiori rispetto ad altre città in novembre. I tassi di crescita tendenziali per Detroit e Miami sono quelli che sono diminuiti di più, tra le venti città principali.

"Con la stagione degli acquisti di casa in primavera cui mancano ancora un paio di mesi, la ripresa del mercato immobiliare è a malapena in prima base - dice David Blitzer, managing director del Comitato Indici di S&P Dow Jones Indices - le prospettive per una corsa alla casa nel 2015 non sono buone. Forti aumenti dei prezzi sono limitati alla California, alla Florida, al Nordest Pacifico, Denver e Dallas".

"La maggioranza del resto del Paese - osserva Blitzer - resta indietro rispetto ai guadagni degli indici nazionali. Inoltre, queste strutture dei prezzi esistono dalla primavera scorsa. Le vendite di case esistenti sono state più basse nel 2014 rispetto al 2013, confermando queste tendenze".

"La migliore speranza per l'immobiliare - conclude Blitzer - è il resto dell'economia, dove le notizie sono migliori. Il 2014 è stato un buon anno per la creazione di posti di lavoro e per le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, validi indicatori di breve termine, che continuano a fornire indicazioni positive. La fiducia dei consumatori, aiutata dai bassi prezzi dei carburanti , è robusta e questa settimana sono attesi buoni numeri sul Pil".

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