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Usa: richieste disoccupazione calano a 265mila, ai minimi dal 2000

29 gennaio 2015 | 15.24
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Secondo il Dipartimento del Lavoro americano la settimana scorsa sono state 265mila, in calo di 43mila rispetto alla settimana precedente, mai così poche dal 15 aprile del 2000. In calo anche le richieste continue, a 2.385.000.

Disoccupati alla Fiera del Lavoro di Washington (Infophoto).
Disoccupati alla Fiera del Lavoro di Washington (Infophoto).

Calano più delle attese, ai minimi da quasi 15 anni, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa, uno degli indicatori più importanti dell'andamento del mercato del lavoro negli States. Nella settimana terminata il 24 gennaio, il dato preliminare delle richieste iniziali di sussidio è stato di 265mila, in calo di 43mila unità rispetto al livello rivisto della settimana precedente. Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro americano. Il dato è molto migliore delle attese.

Il livello delle richieste iniziali della settimana scorsa è il più basso dal 15 aprile del 2000, quando si erano attestate a 259mila. Il livello della settimana precedente è stato rivisto al rialzo di mille unità, da 307mila a 308mila. La media mobile a quattro settimane delle richieste iniziali, un dato meno volatile di quello settimanale, è stata di 298.500, in calo di 8.250 rispetto alla media mobile della settimana precedente, rivista al rialzo di 250 unità a 306.750. Nessun fattore speciale ha impattato sulle richieste iniziali della settimana terminata il 24 gennaio.

Le richieste continue, cioè quelle rinnovate dopo i primi sette giorni, nella settimana terminata il 17 gennaio sono state 2.385.000, in calo di 71mila rispetto al livello della settimana precedente, rivisto al rialzo a 2.456.000. Anche le richieste continue hanno battuto le attese degli analisti.

La settimana, ha precisato a Washington un portavoce del Dipartimento del Lavoro mentre il comunicato veniva diffuso, includeva la festività del Martin Luther King Day, circostanza che rende il dato più difficile da calcolare.

"Il mercato del lavoro è in buona salute e sembra destinato a rimanere in forma per il resto del 2015", ha detto Guy Berger, analista di Rbs Securities a Stamford, nel Connecticut, che aveva previsto un calo a 280mila. "Non c'è nulla di sbagliato e quasi tutto va bene nell'economia adesso come adesso", ha aggiunto.

Anche se non c'è niente di inusuale nel dato, la settimana lavorativa abbreviata comporta che ci sono stati meno giorni a disposizione dei funzionari per processare le cifre, rendendole più volatili, ha detto il portavoce del Dipartimento.

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