Si muovono deboli le piazze finanziarie europee in attesa della diffusione nel pomeriggio del Pil americano del quarto trimestre del 2014. I dati macroeconomici europei di questa mattina non hanno provocato scossoni tra gli investitori.
Si muovono deboli le piazze finanziarie europee in attesa della diffusione nel pomeriggio del Pil americano del quarto trimestre del 2014. I dati macroeconomici europei di questa mattina non hanno provocato scossoni tra gli investitori. In attesa dell'avvio di Wall Street che i futures sui principali indici pronosticano in calo, Londra perde lo 0,48%, Lisbona -1,31%, Amsterdam -0,53%, Parigi -0,42%, Francoforte - 0,34%, Bruxelles -0,29%. Positive Zurigo +0,14% e Madrid +0,1%. In altalena per tutta la mattina Piazza Affari. A metà giornata il Ftse Mib cede lo 0,06% a 20.579 punti, mentre l'All Share si muove a 21.839 punti (+0,01%).
Mentre dunque gli occhi restano puntati oltreoceano, nel vecchio continente la stima flash di Eurostat indica che il tasso annuo di inflazione nell'eurozona a gennaio è atteso in flessione dello 0,6%, in calo rispetto al -0,2% di dicembre. L'area, dunque, si conferma in deflazione. Migliora però il tasso di disoccupazione che si attesa all'11,4% a dicembre dall'11,5% del mese di novembre (meglio delle attese). In particolare in Italia il tasso è sceso di 4 decimi di punto dal 13,3% di novembre al 12,9% dello scorso dicembre. Miglior risultato in tutta la Ue anche per la disoccupazione giovanile, diminuita dal 43% di novembre al 42% del mese scorso.
A dicembre 2014 i consumi delle famiglie, in Francia, hanno registrato una crescita dell'1,5% dopo +0,2% a novembre. I prezzi alla produzione dell'industria hanno registrato un calo dello 0,9% rispetto al mese di novembre e del 2,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. In Germania crescono meno delle attese le vendite al dettaglio della su base mensile. Secondo i dati preliminari per il mese di dicembre diffusi dall'Ufficio di statistica tedesco Destatis, le vendite destagionalizzate sono aumentate dello 0,1% su base mensile, dopo il +0,5% di novembre, segnando il terzo rialzo mensile consecutivo. Gli economisti avevano previsto +0.3%.
In Italia a dicembre l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,7% rispetto al mese precedente e dell’1,8% rispetto a dicembre 2013. Lo spread tra i Btp e i Bund decennali tedeschi al giro di boa a si attesta a 124 punti base, con un rendimento dell'1,59%.
Tra le blue chips è Mps a conquistare la maglia nera. Il titolo cede il 5,53% a 0,41 euro. In una giornata in cui parte del comparto bancario viaggia in calo, Rocca Salimbeni segna la peggiore performance, mentre si avvicina la data del 14 aprile, quando l'assemblea rinnoverà il cda. Nel frattempo si rincorrono le indiscrezioni di un aumento di capitale che potrebbe essere superiore a quello già approvato di 2,5 miliardi di euro.
Il resto del settore performa misto con Unicredit che cede l'1,48%; Bper -0,74%; Mediobanca -0,13%; Ubi banca -0,08%. Piatta Intesa Sanpaolo. Bpm è invece in netto progresso (+2,44%) con banco Popolare che avanza dell'1,87%. Bene Saipem che avanza del 2,04% e Salvatore Ferragamo che segna un rialzo del 2,07% sui ricavi 2014 diffusi ieri a mercati chiusi che sono stati pari a 1,33 mld di euro in aumento del 5,9% rispetto allo scorso anno. In progresso Yoox (+1,96%). Finmeccanica avanza dell'1,98%.
