Le piazze finanziarie del Vecchio Continente contrastate dopo il mancato accordo sull'estensione del programma europeo di sostegno finanziario alla Grecia, in discussione ieri all'Eurogruppo. Fiducia tedesca sotto le attese, in calo lo spread Btp-Bund
Giornata mista per i mercati azionari europei all'indomani del nulla di fatto al vertice di Bruxelles sulla Grecia e dopo il dato sulla fiducia delle imprese tedesche sotto le attese. L'indice Ftse Mib, negativo in mattinata, annulla i ribassi e chiude con un progresso dello 0,47%, mentre Atene cede quasi il 3%. In calo lo spread Btp-Bund a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,66%. Il braccio di ferro tra il nuovo governo greco guidato da Alexis Tsipras e l'Europa non sembra condizionare molto i mercati che continuano a puntare su un accordo sul debito ellenico.
Domani l’attenzione degli investitori si sposterà alla riunione formale della Bce, dove probabilmente si discuterà dell'Emergency liquidity assistance alle banche greche. Sebbene la scorsa settimana la Bce sia intervenuta ampliando i fondi a disposizione del sistema bancario ellenico fino a 65 miliardi, "non possiamo al momento escludere l’ipotesi - spiega Vincenzo Longo, market strategist di Ig - che i membri del Consiglio direttivo di Francoforte possano decidere di sospendere questo sostegno, facendo pressione per il raggiungimento di un accordo tra Atene e i creditori". Sul fronte macroeconomico l'indice di fiducia delle imprese tedesche Zew cresce a febbraio ma sotto le attese (53 punti anziché 55) anche se ai massimi degli ultimi 12 mesi. Da segnalare anche l’ulteriore calo dell’inflazione britannica (+0,3% tendenziale annuo), che potrebbe essere determinante per le decisioni della Banca d’Inghilterra.
A fine seduta la Borsa di Londra segna +0,60%, chiude in sostanziale parità Parigi, mentre l'indice di Francoforte cede lo 0,25%. Corre la piazza di Lisbona +1,48%, bene Zurigo +0,40%, Amsterdam +0,13% e Madrid +0,08%. A Piazza Affari corre Saipem +4,41% a 9,125 euro che ieri ha confermato il ritorno all’utile nell’esercizio 2015; nuovo balzo di Telecom Italia che ha riagganciato quota 1,04 euro (+4,21%). Bene il comparto bancario, frena leggermente Mps (-0,39% a 0,0507 euro) dopo il rally delle ultime sedute. Tiene Eni (+0,19%), domani alla prova dei conti, maglia nera per Tenaris che cede il 3%.
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