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Usa: richieste disoccupazione calano a 283mila, meglio di attese

19 febbraio 2015 | 14.48
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Le domande di sussidio sono diminuite a 283mila nella settimana terminata il 14 febbraio. La media mobile a quattro settimane è stata di 283.250, in calo di 6.500 rispetto alla settimana precedente. Flette a sorpresa, invece, l'indice manifatturiero della Fed di Philadelphia. Delude anche il superindice del Conference Board di gennaio.

Infophoto.
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L'economia degli Usa continua a creare lavoro. Nella settimana terminata il 14 febbraio, il dato preliminare delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazion e negli Usa è stato di 283mila, in calo di 21mila rispetto al livello della settimana precedente, 304mila, che non è stato modificato, ha comunicato il Dipartimento del Lavoro americano. Il dato è migliore delle attese.

La media mobile a quattro settimane, un dato meno volatile delle richieste settimanali, è stata di 283.250, in calo di 6.500 rispetto alla media della settimana precedente.

Le richieste continue, quelle rinnovate dopo i primi sette giorni, nella settimana chiusa il 7 febbraio sono state 2.425.000, in aumento di 58mila rispetto alla settimana precedente, quando erano state 2.367.000 (dato rivisto al rialzo di 13mila unità). Il dato è peggiore delle attese.

Brutte notizie, invece, sul fronte manifatturiero, dove flette a sorpresa l'indice della Federal Reserve di Philadelphia, o Philly Fed. In febbraio l'indice manifatturiero è calato a 5,2, rispetto a 6,3 in gennaio, deludendo le attese degli analisti, che si aspettavano un aumento, riporta la Manufacturing Business Outlook Survey della Fed di Philadelphia. Il dato indica che l'attività nel distretto della Fed di Philadelphia è continuata a un ritmo "modesto" nel mese di febbraio.

Inoltre, l'indice degli indicatori economici anticipati del Conference Board per gli Usa, o superindice, nel mese di gennaio ha segnato un aumento modesto, leggermente inferiore alle attese degli analisti. Il superindice ha guadagnato lo 0,2% in gennaio, dopo l'aumento dello 0,4% di dicembre, dato rivisto al ribasso. Gli analisti avevano previsto una crescita dello 0,3% per gennaio.

Il superindice del Conference Board è un indice composto basato su 10 indicatori, che mira a predire la futura direzione dell'economia americana: il dato tende ad avere un impatto piuttosto limitato sui mercati finanziari, perché la maggior parte degli indicatori utilizzati per calcolarlo vengono diffusi in precedenza.

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