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Usa: occupati non agricoli +295mila in febbraio, meglio di attese

06 marzo 2015 | 15.00
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In febbraio gli occupati non agricoli Usa sono aumentati di 295mila unità, molto più delle previsioni, mentre il tasso di disoccupazione è calato al 5,5%, ha comunicato il Dipartimento del Lavoro americano. Per Filippo Diodovich, strategist di Ig, è probabile che la Fed rialzi i tassi d'interesse a giugno. Si assottiglia il deficit della bilancia commerciale, a 41,8 mld di dollari in gennaio.

Salgono gli occupati non agricoli Usa, buon segno per l'economia (Infophoto).
Salgono gli occupati non agricoli Usa, buon segno per l'economia (Infophoto).

L'America di Obama continua a creare posti di lavoro. In febbraio gli occupati non agricoli Usa sono aumentati di 295mila unità e il tasso di disoccupazione è calato al 5,5%, comunica il Dipartimento del Lavoro americano. Entrambi i dati sono migliori delle previsioni.

La creazione di posti di lavoro, spiega il Dipartimento del Lavoro, si è concentrata nei servizi di ristorazione e nei bar, nei servizi professionali e alle imprese, nelle costruzioni, nella salute, nei trasporti e nello stoccaggio. E' invece calata l'occupazione nel settore minerario.

Nei dodici mesi precedenti, la media mensile si è attestata a +266mila posti di lavoro.

Sono calati sia il tasso di disoccupazione (5,5%) che il numero delle persone disoccupate (8,7 mln) nel mese di febbraio. Nell'anno, il tasso di disoccupazione e il numero dei disoccupati sono calati di 1,2 punti percentuali e di 1,7 mln, rispettivamente.

Intanto nel mese di gennaio gli States hanno registrato un disavanzo in beni e servizi di 41,8 mld di dollari, in calo di 3,8 mld rispetto ai 45,6 mld di dicembre, dato rivisto, ha comunicato il Bureau of Economic Analysis. Il dato è sostanzialmente allineato alle attese. In gennaio le esportazioni americane sono ammontate a 189,4 mld di dollari, in calo di 5,6 mld rispetto a dicembre, mentre le importazioni sono ammontate a 231,2 mld, in calo di 9,4 mld da dicembre.

"Le cifre sul mondo del lavoro - commenta Filippo Diodovich, strategist di Ig, broker specializzato nel mercato valutario - sono state anche questo mese straordinariamente positive. Solitamente il mese di febbraio aveva portato a numeri non particolarmente brillanti legati anche alle proibitive condizioni climatiche di alcuni stati che rallentavano le assunzioni. Invece i nuovi posti di lavoro hanno quasi raggiunto le 300 mila unità, portando la media degli ultimi 12 mesi a +266mila, confermando l’efficacia delle politiche economiche dell’amministrazione Obama (e della Federal Reserve)".

"Da valutare - prosegue lo strategist - anche la forte diminuzione della disoccupazione giovanile al 17,1%. La reazione più chiara alla pubblicazione del dato si è osservata sul grafico dell’eurodollaro con un marcato rafforzamento del biglietto verde sulla moneta unica (110 pips di ribasso da 1,099 a 1,088)".

La Federal Reserve, prevede Diodovich, "monitorerà ancora i fondamentali (soprattutto l’inflazione) ma le attese di un rinvio a settembre 2015 di un rialzo del costo del denaro sono diminuite notevolmente dopo tali cifre macro così brillanti. Crediamo che già dal prossimo meeting i membri del board decideranno di togliere l’aggettivo 'paziente' nella 'stance' monetaria presente nella forward guidance, comportando così che ad ogni riunione si discuterà del rialzo dei tassi d’interesse. Probabile un aumento del costo del denaro già da giugno".

Gli occupati non agricoli Usa, o non-farm payrolls, sono uno dei dati macroeconomici più importanti poiché segnalano la possibile spesa dei consumatori, motore principale dell'economia americana.

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