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Rcs, Bazoli: "Servirà piano industriale per valorizzare il Corriere"

30 marzo 2015 | 15.52
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Intesa Sanpaolo ha aderito alla lista di maggioranza per il cda di Rcs. "Ritengo positivo lo sforzo fatto da Mediobanca per superare le contrapposizioni" spiega il presidente del consiglio di sorveglianza che in passato non ha risparmiato critiche su alcune scelte. Sul nuovo direttore del Corriere della Sera assicura che risponderà a tre criteri: qualità, indipendenza e nella linea tradizionale" del quotidiano di via Solferino

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"Credo che servirà un nuovo piano industriale che definisca delle priorità, tra queste la v alorizzazione del Corriere della Sera che è uno dei business che va meglio in questa azienda". Così Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, commenta la presentazione delle liste per il cda di Rcs , comunicate venerdì, e fissa le priorità del gruppo per i prossimi anni.

Bazoli spiega di aver "ritenuto di proporre ad Intesa di aderire a questa lista perché ritengo positivo lo sforzo fatto da Mediobanca per superare le contrapposizioni". Secondo il banchiere, "l'azienda non ha bisogno di divisioni, ma deve poter credere nella possibilità di risanare completamente i propri conti". In questo senso spiega di aver "ritenuto giusto aiutare le ricomposizioni di tutti i contrasti e dare fiducia anche ad un manager che ha fatto cose positive e cose che personalmente non ho condiviso", dice riferendosi a Pietro Scott Jovane che sarà confermato (salvo sorprese) amministratore delegato anche dal prossimo cda. Il banchiere ricorda che in passato "anche io avevo manifestato alcune perplessità su alcune decisioni prese dal cda e in particolare del consigliere delegato".

A titolo di esempio, il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo dice di essere "stato molto critico sulla vendita di via Solferino" e di aver "sollevato un altro tema" quale "la notoria difficoltà di rapporto tra il consigliere delegato e il direttore del Corriere della Sera", ma l'adesione alla lista di maggioranza è legato alla "speranza che il futuro di Rcs sia più sicuro di come è stato fino ad ora", ma anche all'impegno degli altri sottoscrittori "che la scelta del direttore del nuovo Corriere della Sera risponda a tre criteri: che sia scelta di qualità, che assicuri l'indipendenza del Corriere e che sia una scelta nella linea tradizionale del Corriere della Sera".

Ottenute queste garanzie "allora ho ritenuto di proporre che anche noi facessimo parte di questa lista nella fiducia che ci possa essere un rinnovamento e uno sforzo positivo per il futuro", rimarca Bazoli, il quale spiega di non voler fare nomi su un possibile direttore per il quotidiano di via Solferino pur assicurando che saranno seguite le tre linee guida.

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