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Yoox: con fusione nasce dep store on line da Fifth Avenue

31 marzo 2015 | 19.37
LETTURA: 5 minuti

Se anche il mondo online fosse geograficamente connotato da città e strade, la via dove troverebbe la giusta collocazione 'Yoox Net-A-Porter' non potrebbe che essere la Fifth Avenue a New York o Montenapoleone a Milano. Un department store alto di gamma, che utilizza le medesime logiche dello spazio fisico ma viaggia sulla rete. Fusione tra Yoox e Net-a-porter, nasce gigante dell'e-commerce di lusso. Renzi: "Complimenti a Marchetti"

di Maria Elena Molteni

Yoox Group, Bologna
Yoox Group, Bologna

di Maria Elena Molteni

Se anche il mondo online fosse geograficamente connotato da città e strade, la via dove troverebbe la giusta collocazione 'Yoox Net-A-Porter' non potrebbe che essere la Fifth Avenue a New York o Montenapoleone a Milano. Un department store alto di gamma, che utilizza le medesime logiche dello spazio fisico ma viaggia sulla rete e che ha come obiettivo attrarre e generare traffico. L'operazione annunciata oggi tra l'italianissima Yoox e Net-A-Porter, la società controllata dal colosso del lusso svizzero Richemont, se finalizzata, porterà alla nascita del primo operatore al mondo dell'e-commerce del lusso.

"I due operatori - spiega all'Adnkrono s Stefania Saviotti, docente della Sda Bocconi - per quanto di dimensioni limitate rispetto ai numeri che si fanno nel mondo del lusso, sono comunque due punti di riferimento nel settore dell'alto di gamma. Hanno due modelli molto diversi perché Yoox è nato come outlet anni fa e oggi è diventato un operatore con una grandissima capacità di gestire l'e-commerce ed è di supporto a moltissimi altri grandi marchi (formati anche non off price ma on season e dunque full price); Net-A-Porter è invece un modello molto diverso (full price, altissimo di gamma) e con una grandissima attività di ricerca, di scouting dei trend, e funziona come un giornale.

"Di fatto, mettendosi insieme, - sottolinea Saviotti - ottengono un primo risultato di traffico. Dobbiamo pensare che per il lusso l'e-commerce vale oggi relativamente poco, intorno al 3-5%. Il primo tema è dunque questa gestione del traffico: avere una piattaforma per gestire quelli che tutti vogliono come clienti, destinati a trend setter che sono alla ricerca di novità in un unico spazio". E il traffico è molto importante "perché oggi il consumatore, soprattutto giovane ricerca online i trend e va a comperare in negozio. Una parte importante del traffico nei negozi è generato proprio dall'online. Capire quanto, è un territorio ancora abbastanza nuovo. Ma questo traffico ha di certo un valore sui brand partner di queste piattaforme che poi venderanno off line".

Per Andreas Schmeidler, country manager Italia di vente-privee "con questa operazione è stato definitivamente sdoganato il canale online per quello che riguarda le aziende di moda. E' stata definita una validazione dell'online come canale distributivo oggi complementare a tutti quelli che sono i canali tradizionali delle aziende".

Ora, osserva, "ci sarà un innalzamento del livello di maturità delle aziende, sicuramente verso il canale e-commerce". Chiaramente l'ecommerce "si è differenziato in tanti modi e noi riusciamo a proporci come un partner che riesce a gestire comunicazione, marketing e aspetti commerciali".

In vente-privee lavorano 2600 persone, il rapporto diretto è con 3000 aziende e il fatturato 2014 si è attestato a 1,7 miliardi di euro. "Noi offriamo - ricorda Schmeidler - 15 anni di esperienza del mondo e-commerce al servizio dell'azienda e siamo rimasti una compagnia indipendente e molto coerente nelle linee guida. Il nostro obiettivo - conclude - è portare le migliori marche sul sito in quanto riteniamo che proprio il contenuto del sito sia il maggior veicolo di comunicazione e aumento di popolarità e notorietà".

Dopo tante storie di società italiane acquisite da stranieri, un marchio del made in Italy è "capofila di una operazione internazionale che crea un grande player nella vendita on line degli accessori di lusso". Angelo Muratore, presidente di brandistribution.com, piattaforma internazionale per la vendita di moda e accessori b2b, giudica "correttissima" la fusione annunciata tra Yoox e Net-A-Porter, "perché viene fuori il primo gruppo di abbigliamento e di accessori di lusso al mondo. Dunque un'operazione super smart che non porterà che benefici alle due realtà, che prima erano già molto forti separate e che insieme non possono che essere più performanti e competitive".

L'altro aspetto che emerge dall'operazione, secondo Muratore, è "quello del 'saving', delle efficienze che porteranno. Si crea un grande polo dell'ecommerce, del lusso internazionale che ha vantaggi in termini di clienti, di efficienze e dunque anche in termini di risultato finale". Dunque "chapeau". "Da sottolineare - prosegue - anche l'altro fattore: quello della unicità. Non temono Amazon perché diventano esperti e si posizionano con uno scontrino medio molto alto come i più importanti venditori di lusso on line al mondo".

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