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Borsa: Milano chiude in rialzo con europee, deboli banche

10 aprile 2015 | 18.21
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La Borsa di Milano archivia l'ultima seduta dell'ottava in moderato rialzo, mentre le piazze europee chiudono per lo più in verde, sulla scia di Wall Street che guadagna terreno in attesa dell'avvio della stagione delle trimestrali la settimana prossima. Il Ftse Mib guadagna lo 0,3%; nuovo record storico per il Dax a Francoforte. I bancari si prendono una pausa, mentre piovono acquisti sul risparmio gestito.

Borsa Milano, il toro vince ancora (Infophoto).
Borsa Milano, il toro vince ancora (Infophoto).

La Borsa di Milano, reduce dai rialzi di ieri, chiude in moderato rialzo, con le altre piazze europee che archiviano in maggioranza la seduta in verde, mentre Wall Street, partita incerta, guadagna terreno. Il rimborso da parte della Grecia di 450 mln di euro al Fondo Monetario Internazionale avvenuto ieri stimola l'ottimismo sul fatto che la ripresa dell'economia europea possa essere in corso.

L'indice guida Ftse Mib si attesta ai massimi dall'inizio del 2010; appesantiscono il listino milanese i bancari, che si prendono una pausa dopo essere saliti ai massimi dalla primavera 2011. Acquisti sul risparmio gestito.

Ad aiutare le piazze europee sono stati stamani anche dati sull'inflazione cinese in lieve miglioramento, sottolinea Alastair McCaig di Ig Regno Unito, broker specializzato nel trading sulle valute. Misti i dati macro della giornata: il giro d'affari del settore manifatturiero tedesco è calato dello 0,7% mese su mese in febbraio, in rosso per la prima volta in tre mesi, ha comunicato Destatis.

Il Dipartimento del Lavoro americano ha informato che i prezzi alle importazioni sono calati dello 0,3% in marzo, in linea con le attese, dopo essere saliti dello 0,2% in febbraio.

In verde Wall Street, dove i trader attendono l'avvio della stagione delle trimestrali la settimana prossima. Tra le altre, diffonderanno i conti Jp Morgan, Intel, Bank of America. Wells Fargo, Netflix, Goldman Sachs, American Express e General Electric.

In piazza Affari l'indice guida Ftse Mib chiude a 23.877,25 punti (+0,31%), mentre l'indice generale All Share si attesta a 25.532 punti (+0,4%). Scambi per 2,92 mld di euro di controvalore, in linea con i 2,99 mld di ieri.

In rialzo la maggioranza delle altre Borse europee: a Francoforte Dax 12.374,73 punti (+1,71%), nuovo massimo di chiusura storico; ad Amsterdam Aex 507,17 punti (+1,04%); a Zurigo Smi 9.471 punti (+0,83%); a Bruxelles Bel 20 3.905 punti (+0,88%); a Londra Ftse 7.089,77 punti (+1,06%); a Parigi Cac 5.240 punti (+0,6%); a Madrid Ibex 11.749 punti (+0,13%); a Lisbona Psi 20 6.308 punti (-0,26%).

Il Dax, spiega Vincenzo Longo, market strategist di Ig, "è arrivato a toccare nel pomeriggio area 12.400 punti, ennesimo record storico. Probabilmente il repentino calo dell’euro/dollaro potrebbe aver fatto da traino ai titoli tedeschi, vista la loro forte vocazione all’export. Più contenuti i rialzi degli indici della periferia della zona euro".

In Europa "a soffrire di più sono stati i titoli bancari, nonostante i tassi governativi siano scesi. La richiesta di informazioni da parte della Commissione europea sul trattamento delle Deferred Tax Asset (Dta) alle banche della periferia (Italia, Spagna, Grecia e Portogallo) potrebbe aver creato dei dubbi tra gli investitori".

L'euro al riferimento Bce si attesta a 1,057 dollari, in calo da 1,0774 dollari ieri. Il future più scambiato sul Wti, il greggio di riferimento americano, con consegna a maggio quota a 51,61 dollari al barile al Nymex, in rialzo di 0,82 dollari rispetto alla chiusura precedente.

L'oro al London Bullion Market sale al fixing pomeridiano a 1.207,35 dollari l'oncia, da 1.201,9 dollari stamani. In piazza Affari comprati media (+2,61%), tecnologici (+2,52%) e salute (+1,97%). Venduti retail (-0,64%), auto (-0,48%), chimici (-0,15%) e banche (-0,07%).

Sul Ftse Mib acquisti su Stmicroelectronics (+3,07%). In verde Azimut (+2,9%) e Mediolanum (+2,54%), complice l'ottimo momento del settore del risparmio gestito, con dati molto positivi per la raccolta nei primi mesi del 2015 per molti player. Azimut, in particolare, ha chiuso i primi tre mesi con una raccolta netta di oltre 1,3 mld di euro, il secondo miglior trimestre nella storia della società.

Comprata Mediaset (+2,87%), insieme ad altri editoriali come Rcs Mediagroup (+4,02%), che riunisce l'assemblea per il rinnovo del cda il 23 aprile e da diverse sedute sugli scudi; bene anche Mondadori (+1,25%) e L'Espresso (+3,03%).

In spolvero Tenaris (+1,86%) sul Ftse Mib, grazie all'andamento dei prezzi del greggio. Vendite su Yoox (-1,69%), Prsymian (-1,6%) e diversi bancari, in particolare Bpm (-1,25%) e Ubi (-1,05%). Sull'All Share balzo a due cifre di Bioera (+30,79%) e Juventus Fc (+10,22%). Cala Mediacontech (-3,58%).

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