Non decolla l'immobiliare Usa, con le nuove case di costruzione che in marzo sono salite del 2% congiunturale, dopo il crollo del 17% registrato in febbraio a causa del clima rigido. Deludono le attese del mercato anche i permessi edilizi, che calano del 5,7%. Fiacche le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione
L'immobiliare Usa stenta a decollare. Le nuove case in costruzione negli Usa in marzo si sono attestate a 926mila, dato destagionalizzato e annualizzato, in rialzo del 2% rispetto alla stima di febbraio, rivista a 908mila, ma inferiore del 2,5% rispetto a marzo 2014, ha comunicato lo Us Census Bureau.
Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che si attendevano un rimbalzo molto più consistente dopo il crollo registrato a febbraio.
Hanno deluso le attese del mercato anche i permessi edilizi, che in marzo si sono attestati a 1.039.000, in calo del 5,7% rispetto al dato rivisto di febbraio, 1.102.000, ma in rialzo del 2,9% rispetto a marzo 2014. Il dato è inferiore alle attese degli analisti.
Sul fronte occupazione, nella settimana terminata l'11 aprile il dato preliminare delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Usa è stato di 294mila, in aumento di 12mila rispetto al livello della settimana precedente, ha comunicato il Dipartimento del Lavoro americano. Il dato è peggiore della media delle attese degli analisti.
Le richieste continue, quelle rinnovate dopo i primi sette giorni, nella settimana terminata il 4 aprile sono state 2.268.000, in calo di 40mila rispetto al livello rivisto della settimana precedente. Si tratta del minimo dal 9 dicembre del 2000, quando erano state 2.263.000. Il dato è migliore delle previsioni, al pari dei permessi edilizi e delle nuove case in costruzione.
