I confronti con le banche coinvolte nel processo di trasformazione in Spa cominceranno "credo nelle prossime settimane. Ma sarebbe già tanto vedere qualcosa di concreto entro l'anno. Si tratta di quadrature complesse". Lo afferma Alessandro Vandelli, ad di Bper a margine dell'assemblea della popolare che oggi ha approvato il bilancio 2014 e alcune modifiche allo statuto.
Alla base di una fusione, che non precluderà Modena come "centro fondamentale del gruppo" e l'esistenza del nuovo brand appena rinnovato, "ci deve essere una logica industriale importante e solida, che crei valore per soci e azionisti. Ci sono alcune realtà geografiche - continua - in cui l'incastro potrebbe essere perfetto, la fortuna è che ci conosciamo tutti nel mondo delle popolari".
Rispondendo a chi gli chiedeva se il management di Bper preferisse un percorso che preveda prima un'aggregazione e poi la trasformazione in spa o viceversa, "mi verrebbe voglia di dire - dice Vandelli - che sia meglio farlo insieme. Io credo però che si affronti un'assemblea (per un'eventuale aggregazione, ndr) con la conoscenza del proprio corpo sociale, facendo in modo che ci siano azionisti che diano stabilità alla banca. Immagino - ribadisce - che prima si debba lavorare su un corpo istituzionale stabile e coeso che oggi non abbiamo. Ci lavoreremo prossimamente".