Il rischio default si fa sentire sui principali listini del Vecchio Continente, lo spread tra Btp -Bund torna a salire. Positivo il quadro tratteggiato dalla Commissione europea per l'Italia: la crescita del Pil sarà dello 0,6% nel 2015. A Piazza Affari frenano UnipolSai ed Ei Towers, corre invece il titolo Mps
I nuovi timori di default greco, sempre più concreti in vista della scadenza del 12 maggio giorno in cui Atene dovrà rimborsare al Fmi un miliardo di euro, si fanno sentire sulle piazze finanziarie del Vecchio Continente. Peggior performance per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib cede il 2,76% a 22.576 punti con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi che sale a 132 punti base con un rendimento dell'1,84%. Alla piazza finanziaria milanese non è bastato il quadro macro economico positivo tratteggiato dalla Commissione europea per l'Italia: l'esecutivo comunitario prevede una "graduale ripresa", la crescita italiana sarà dello 0,6% nel 2015. Sul fronte dei conti pubblici, la situazione al netto di molte incertezze, dovrebbe migliorare.
Da un lato la questione greca, che vive di dichiarazioni e smentite, dall’altro l'incertezza della politica monetaria degli Stati Uniti in riferimento alle tempistiche su manovre di rialzo tassi spingono al ribasso anche il resto dei listini europei: Francoforte perde il 2,51%, Parigi lascia sul terreno il 21,12%, Madrid flette del 2,74%, Londra cede invece lo 0,84%.
A Piazza Affari peggior performance per UnipolSai che lascia sul terreno quasi il 4,89% a 2,372 euro, seguito da Mediaset che perde il 4,68%a 4,442. In calo anche Ei Towers a 53,75 euro (-2,45%): i componenti del cda Ei Towers sono indagati per aggiotaggio nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Milano sull'operazione Rai Way (-2,18% a 4,314). In flessione il comparto bancario - l'indice settoriale perde -3,08% - ad eccezione di Mps che guadagna il 4,59% a 0,58 euro. Bene anche Saipem a 12,25 euro (+2,08%).
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