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Borsa: volatilità sui mercati, Milano recupera su finale (+0,37%)

06 maggio 2015 | 18.48
LETTURA: 4 minuti

Chiusura mista per le piazze finanziarie europee, sulle quali pesano ancora una volta i timori dettati dalla situazione greca, mentre la prima tranche da 200 milioni di euro al Fondo monetario internazionale è stata versata. Pesa anche la continua crescita del prezzo del petrolio che ha aggiornato i nuovi massimi da cinque mesi

Indici di Borsa
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Chiusura mista per le piazze finanziarie europee, sulle quali pesano ancora una volta i timori dettati dalla situazione greca e nonostante sia stata rimborsata la prima tranche di 200 milioni di euro del debito nei confronti del Fondo Monetario Internazionale. Intanto la Grecia sta negoziando nuovi aiuti per 7,2 miliardi di euro con la 'troika'. Pesa anche la continua crescita del prezzo del petrolio che ha aggiornato i nuovi massimi da cinque mesi. E non giovano i dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti.

Le piazze del Vecchio Continente si mostrano volatili, rallentano in scia a Wall Street per recuperare anche se solo in parte sul finale. Milano è la migliore e termina le contrattazioni in rialzo con il Ftse Mib che guadagna lo 0,37% a 22.656 punti, mentre l'All Share avanza dello 0,28% a 24.198. Positiva anche Madrid che cresce dello 0,43% a quota 11.163. Parigi cresce dello 0,15%, Londra termina sopra la parità a +0,09%. In calo le altre.

Per Vincenzo Longo di Ig "il mercato rimane in balia principalmente di tre fattori che potrebbero portare ancora a una prosecuzione delle vendite sia su bond che su azioni nelle prossime settimane, tra i quali i dati deboli che stanno arrivando dagli Stati Uniti stanno portando gli investitori a vendere il biglietto verde sull’aspettativa di uno slittamento del rialzo dei tassi della Fed a fine 2015". E ancora "un peggioramento della crisi greca. Sebbene oggi alcune fonti ufficiali abbiano aperto alla possibilità di raggiungere un accordo nell’Eurogruppo l’11 maggio, sul mercato i timori di un default rimangono ancora molto forti".

Terzo fattore, secondo Longo, "il movimento al rialzo del greggio (dovuto al deprezzamento del dollaro) ha indotto molti operatori a rivedere frettolosamente al rialzo le aspettative sull’inflazione. Da qui le vendite massicce su tutti i titoli di Stato del mondo e il reddito fisso in generale, i cui rendimenti nominali troppo bassi degli ultimi mesi potrebbero penalizzarli in un contesto di accelerazione dell’inflazione".

Per l'esperto "la volatilità non ci abbandonerà fintantoché questi elementi non torneranno a normalizzarsi. Certo che in questo clima già agitato, non hanno fatto bene le parole della governatrice della Fed, Janet Yellen, che ha dichiarato che le quotazioni azionarie sono troppo elevate al momento".

Lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi ha chiuso a 134,7 punti base con un rendimento dell'1,94%. Tra le blue chips si ricoprono le banche dopo il calo di ieri con Bper che guadagna l'1,97%, Intesa Sanpaolo segna +1,96%; Unicredit +1,84%, Banco Popolare +1,67%, Mps +1,38%, Ubi Banca +1,18%. Sul fronte opposto in calo Telecom Italia che cede l'1,63% in attesa del cda che dovrà pronunciarsi su Metroweb. In calo Atlantia che cede il 4,6%, Fca -3,32%. In progresso Azimut che guadagna il 2,46% dopo l'annuncia della raccolta di aprile che ha superato il miliardo di euro.

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