La Borsa di Milano, in una giornata segnata dalla chiusura per festività delle Borse di Londra, di Francoforte e anche di Wall Street, viene affossata dalle vendite, Ftse Mib -2,09%, sulla scia dei timori per la situazione in Grecia. Incidono anche i risultati delle amministrative in Spagna
La Grecia e la Spagna spingono in rosso i mercati azionari, in una giornata 'sotto tono' per le Borse europee con la chiusura contemporanea delle piazze di Francoforte, Londra e Hong Kong per festività. Chiusa anche Wall Street per il Memorial Day. Il ministro dell'Interno greco Nikos Voutsis ha ufficializzato la mancanza dei fondi necessari a pagare le prossime tranche dei rimborsi dovuti al Fondo Monetario Internazionale. Quelli che erano dei dubbi sulla solvibilità del Paese ora sono diventate delle certezze. Le trattative proseguiranno ma salvo un accordo in extremis il Paese potrebbe andare in default tecnico già nelle prossime settimane. Le elezioni amministrative spagnole hanno invece premiato Podemos e penalizzato i partiti tradizionali Pp e Pse.
A fine seduta a Piazza Affari l'indice Ftse Mib cede il 2,09% a 23.385 punti - All Share -1,84% - con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi in rialzo a 139 punti base. In rosso anche Parigi -0,50%, Madrid -2,24% e Lisbona -1,83%.
A Milano in flessione il comparto bancario - l'indice settoriale segna -1,90% - con Mps che non riesce a fare prezzo nel primo giorno dell'aumento di capitale da 3 miliardi e chiude - al termine di una seduta sostanzialmente al palo - con un progresso dell'11,28% a 2,14 euro per azione. Crolla invece il prezzo dei diritti sulla ricapitalizzazione, che perdono il 18,41% a 6,14 euro a fine giornata. Tra i titoli peggiori, in un listino principale completamente in rosso, Finmeccanica -4,46%, Unicredit -3,18% e Fca -3,06%. Chiusura debole per Autogrill -0,18%, Wdf -0,39% e UnipolSai -0,40%.
