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Borsa: ipotesi accordo su Atene fa volare le europee, Milano +2,29%

27 maggio 2015 | 19.17
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 - borse europa
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Dopo i ribassi dei giorni scorsi, provocati dall'annuncio del ministro dell'Interno Nikos Voutsis, secondo cui la Grecia non avrebbe rimborsato le rate di giugno al Fondo Monetario Internazionale, oggi sono le indiscrezioni relative ad una bozza di accordo alla quale stanno lavorando creditori e tecnici del governo di Atene, a mettere le ali alle Borse europee. Contemporaneamente continua la discesa del cambio eurodollaro. La divisa del vecchio continente si è apprezzata rispetto alle altre valute internazionali, mentre ha perso forza rispetto al dollaro.

In questo scenario le borse hanno chiuse con il segno positivo, trainate in particolare da Milano dove il Ftse Mib ha terminato la seduta con un rialzo del 2,29%. Atene ha segnato +3,5%, Parigi +1,95%, Madrid +1,7%, Londra +1,21%, Francoforte +1,26%. Tra le blue chips vola Finmeccanica che avanza del 4,09%.

"La divisa statunitense beneficia - fa notare Filippo Diodovich, market strategist di Ig - dell’aumento delle attese degli investitori su un prossimo rialzo dei tassi d’interesse nel paese a stelle e strisce. Le dichiarazioni dei membri della Fed (dal presidente Yellen al vice-chairman Fisher), i dati sull’inflazione, le cifre sul settore immobiliare hanno portato gli investitori a credere che la Fed possa intervenire sul costo del denaro entro il 2015 (le aspettative sono per i meeting di settembre/ottobre). Saranno da valutare i prossimi eventi macro per capire esattamente le tempistiche delle manovre della Fed sui tassi". "Riteniamo - aggiunge - che l’appuntamento più significativo per i trader sul dollaro sarà la riunione del Fomc del 17 giugno".

Tra le blue chips, in luce Finmeccanica che termina la seduta in progresso del 4,09%. Soldi sui bancari con Mps che avanza del 4,04% nel terzo giorno della ricapitalizzazione da 3 miliardi di euro. Positivi tutti i bancari con Ubi +3,73%, Unicredit +3,68%, Mediobanca +3,41%, Intesa Sanpaolo +3,38%, Bpm +2,93%, Bper +2,86%, Banco Popolare +2,18%.

Generali chiude la seduta in progresso del 2,76% a 18,23 euro. Oggi la compagnia assicurativa, in occasione dell'investor day che si è tenuto a Londra, ha rivisto i target al 2018: la previsione è di distribuire dividendi cumulati per oltre 5 mld di euro. E' prevista una generazione di cassa di oltre 7 mld (Net Free Cash Flow) in totale da qui al 2018. Positivi i primi giudizi degli analisti. Per Ubs, "nel complesso, i piani" del management "hanno senso e rappresentano "una nuova direzione per il gruppo, molto incoraggiante". Secondo Jp Morgan Cazenove, "visto che riteniamo che ci fossero aspettative basse", i nuovi obiettivi "sono positivi e robusti. Siamo overweight sul titolo, per le nostre previsioni di una sostenuta crescita del dividendo".

Bofa Merrill Lynch evidenzia l'Economic Solvency Ratio al 186%, "un dato forte, che dovrebbe eliminare secondo noi qualsiasi residua preoccupazione sul capitale". Rbc "continua a considerare Generali come meglio posizionata rispetto ai concorrenti per riuscire a mettere a segno una crescita degli utili e dei dividendi nel corso dei prossimi anni, con le iniziative sui costi e i miglioramenti nel modello di business a trainare la generazione di cash". Per Banca Akros, membro del circuito Esn, "i nuovi obiettivi potrebbero colmare il gap con i concorrenti, allineando la politica dei dividendi e la posizione patrimoniale di Generali a quelle dei concorrenti". La raccomandazione sul titolo passa da 'neutral' ad 'accumulate'.

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