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Borsa: Europa fiacca dopo voto greco, Milano -0,2%

23 luglio 2015 | 19.04
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Sergio Marchionne e John Elkann - (Infophoto)
Sergio Marchionne e John Elkann - (Infophoto)

Giornata fiacca per i listini del Vecchio Continente che si sono mossi su bassi volumi, avendo già ampiamente scontato nei giorni scorsi la scommessa su un voto positivo del parlamento greco alle riforme chieste dai creditori europei. In giornata sono arrivati da Oltreoceano anche importanti dati macroeconomici particolarmente positivi, come, ad esempio, la richiesta di sussidi di disoccupazione (a 255mila unità) che non è mai stata così bassa dal 1973. In crescita l'indice Fed del distretto di Chicago che nel mese di giugno ha avuto un incremento dello 0,8% rispetto al calo dello 0,8% della rilevazione precedente.

Scende ancora lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi e si attesta a 115 punti base con un rendimento dell'1,91%. In questo scenario, mentre Wall Street viaggia in calo con i principali indici in rosso, nel Vecchio Continente Madrid cede lo 0,37%, Londra -0,18%, Francoforte -0,07%, Parigi +0,08%, Zurigo +0,99%.

A Piazza Affari il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,2% a 23.633 punti e l'All Share ga ceduto lo 0,11% a 25.828. Vola, tra le blue chips, StMicroelectronics che recupera la caduta di ieri grazie ai dati del secondo trimestre, che indicano un utile di 1,76 mld di dollari (+3,2%).

Bene anche Azimut sui conti. La società finanziaria ha chiuso il primo semestre del 2015 con un utile in forte crescita a 180 milioni (+120% sul 1 semestre 2014). In Borsa ha guadagnato l'1,87% a 24,5 euro. Cnh è la peggiore del listino e cede il 2,01%. Debole il resto della galassia del Lingotto con Exor, cassaforte della famiglia Agnelli, che cede lo 0,15%, ed Fca che avanza dello 0,35. Il tutto nel giorno in cui Fiat Chrysler Automobiles ha depositato alla Sec la documentazione per la quotazione di Ferrari.

"Non è da escludere - secondo Filippo Diodovich di Ig - che dopo la finalizzazione dello spin-off il gruppo automobilistico possa scegliere anche la quotazione a Milano. Su Fca ormai sono tanti i temi aperti che, a nostra avviso, potranno dare ulteriore forza al titoli per rivedere i 16 euro. Non solo l’Ipo di Ferrari ma anche le possibili cessioni di Magneti Marelli (attesi 3 mld di euro), Teksid e Comau (per finanziare l’ambizioso piano industriale) potrebbero apprezzare le quotazioni del gruppo ben oltre i picchi di area 16 euro, segnati a metà marzo. Manteniamo le nostre attese ampiamente positive sul gruppo".

In calo del 2% Telecom Italia. Oggi la compagnia di telecomunicazioni ha presentato un piano riduzione degli organici per un massimo di 1.700 addetti. Lo ha comunicato il Mise.

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