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Borsa, Europa snobba Cina e Grecia e chiude in rialzo

03 agosto 2015 | 18.00
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 - Borsa Atene
- Borsa Atene

Chiusura positiva per le principali Borse europee che ignorano le tensioni sul mercato cinese - l'indice Pmi manifatturiero in Cina si è attestato ai livelli minimi da 2 anni - e il tonfo di Atene: nel giorno della riapertura (dopo lo stop di cinque settimane) il principale indice ellenico cede oltre il 16%, dopo un'apertura in flessione del 23%. A spingere i listini del Vecchio Continente sono i dati dell'industria manifatturiera nell'Eurozona: secondo i dati di Markit Economics l'indice Pmi è salito a 52,4 a luglio, al di sopra della stima flash di 52,2, ma in calo rispetto al 52,5 di giugno. In Italia l'indice Pmi ha toccato 55,3, rispetto al 54,1 del mese precedente.

A fine seduta a Piazza Affari l'indice Ftse Mib guadagna lo 0,75% a 23.714 punti, con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi a 114 punti base con un rendimento dell'1,78%. Bene Francoforte +1,19%; in progresso anche Parigi +0,75%, Madrid +0,76% e Zurigo +0,43%; in flessione invece Londra -0,11%.

A Milano corre Mediolanum, in progresso del 5,15% a 7,66 euro, che beneficia della promozione da parte di alcuni analisti; bene anche Fca +3,78% a 14,84 euro dopo i risultati delle vendite negli Usa che segnano +6% a luglio rispetto allo stesso mese del 2014 e il miglior luglio dal 2005. Tra i titoli positivi Finmeccanica +2,52%, Telecom +2,49% e il comparto del lusso; l'indice bancario segna +0,53% con Mps in controtendenza (-1,22% a 1,784 euro). Peggior titolo del listino principale per Saipem che lascia sul terreno l'1,39% a 7,83 euro. In calo, tra gli altri, Tenaris -0,48% e Stm -0,49%.

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