Chiusura in forte perdita per le Borse di Shanghai e Shenzhen, in Cina. L'indice Shanghai Composite archivia gli scambi cedendo il 6,15% a 3.748 punti, mentre lo Shenzhen Component perde il 6,56% a 12.684 punti. Una flessione che secondo gli analisti dimostra come, dopo l'iniezione di liquidità da 17 miliardi di euro decisa dalla Banca centrale cinese per compensare la fuga di capitali all'estero, servano altre misure di sostegno.
E l'andamento dei listini cinesi ha frenato anche i mercati europei. Al termine di una seduta altalenante, ma sempre intorno alla parità, l'indice Ftse Mib cede lo 0,08% a 23.390 punti con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi in rialzo a 117 punti base con un rendimento dell'1,81%. In ribasso Londra -0,37%, Francoforte -0,22% e Parigi -0,27%. Debole la Borsa di Zurigo - 0,07%, così come Madrid -0,02% e Lisbona -0,16%. In Grecia l'Athens General flette dell'1,14%. A Piazza Affari bene il comparto bancario - Index bank +0,52% - con Banco Popolare a 16,16 euro (+1,13%), Intesa Sanpaolo a 3,46 (+0,93%) e Mediobanca a 9,855 (+0,61%) sul podio dei rialzi; in controtendenza invece Mps che cede lo 0,72% a 1,941 euro.
In affanno il comparto industriale con Cnh Industrial che perde il 2,21 a 7,74 euro, seguito da Finmeccanica -2,12% a 12,45 euro. In ribasso anche i titoli legati al petrolio come Saipem (-1,75%), Tenaris (-1,26%), Eni (-0,97%) ed Enel (-0,51%). Contrastato il lusso: male Tod's -1,44%; bene invece Moncler +0,41%.