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Borsa: europee caute, Milano positiva con Fca e Mediolanum

08 ottobre 2015 | 18.49
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Giovedì 8 ott, ore 19

Borsa: europee caute, Milano positiva con Fca e Mediolanum

Le Borse europee chiudono positive ma senza grandi movimenti in attesa dei verbali del Fomc, il braccio operativo della Fed, che potrebbero contenere indicazioni importanti sull'andamento dell'economia americana e, di conseguenza, sulle tempistiche del rialzo dei tassi di interesse. Milano archivia gli scambi in progresso dello 0,68% a 22.156 punti: protagonisti del listino milanese sono i titoli di Fca, che guadagna il 3,94%, e Mediolanum che segna +4,46%.

A Wall Street, indici contrastati: il Dow Jones avanza dello 0,14%, il Nasdaq perde lo 0,74%. Oggi le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa sono calate a 263mila unità, 13mila in meno del dato precedente (276mila unità): le attese erano per una flessione più contenuta, a 274mila unità.

Segnali di debolezza, invece, sul fronte dei dati macro europei: l'istituto di statistica nazionale tedesco, nelle sue stime preliminari, ha evidenziato ad agosto in Germania un calo dell'export pari al 5,2% su base mensile, ribaltando il +2,2% incassato nel mese precedente. Si tratta della diminuzione più consistente da gennaio del 2009.

La Borsa di Francoforte chiude comunque positiva (+0,23%), in linea con le altre piazze: Madrid segna +0,11%; Londra +0,61%; Amsterdam +0,34% e Parigi +0,18%.

Maglia nera del Ftse Mib è Prysmian, che sconta alcuni realizzi dopo sedute di rally. Seduta in rosso anche per Atlantia (-0,93%), Buzzi Unicem (-0,92%) ed Enel (-0,74%). Poco mossa Saipem (-0,06%) dopo il forte rialzo di ieri. Il risparmio gestito è ben comprato non solo con Mediolanum ma anche con Azimut, che chiude in progresso del 2,5% a 20,8 euro. Fca corre, invece, per aver raggiunto un accordo con il sindacato americano dei lavoratori del settore automobilistico Uaw dopo la bocciatura della prima intesa.

Per Rcs, mentre è in corso il cda sulla rinegoziazione del debito con le banche creditrici e sulle probabili dimissioni dell'ad Pietro Scott Jovane, è una seduta molto tesa, che si conclude con una perdita del 6,48%. Gli analisti di Equita ritengono quanto sta accadendo "negativo per la società in quanto si crea incertezza sulla gestione, la rinegoziazione del debito con le banche ed i piani di rilancio".

Zucchi, dopo una giornata sugli scudi, termina la seduta un rialzo del 3,94%, spinta dai rumors su un possibile ingresso dei fondi esteri nel capitale per il piano di salvataggio del gruppo tessile.

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