La Borsa di Milano, reduce dai cali di ieri, perde terreno intorno a metà seduta, in linea con le altre piazze europee, tutte negative sulla scia di dati dalla Cina che indicano un calo delle importazioni in settembre, innescato dal calo dei prezzi delle materie prime e dalla debolezza della domanda interna. In più l'indice Zew che misura le aspettative a sei mesi per l'economia tedesca, sondando 350 tra investitori istituzionali e analisti, è caduto in ottobre ai minimi da un anno, a 1,9 da 12,1 in settembre.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,82% a 21.910 punti, mentre l'All Share perde lo 0,72% a 23.480. Scambi per 1,3 mld di controvalore, da 2,3 mld nella seduta di ieri. In calo anche le altre europee, in particolare Lisbona (-2%), Parigi (-1,53%), Francoforte (-1,36%) e Madrid (-1,45%). Londra cede l'1%. I principali futures americani perdono terreno (-0,5% il contratto più scambiato sull''S&P 500 intorno alle 14).
Sul Ftse Mib ancora deboli Saipem (-2,88%), ieri venduta in attesa dell'aumento di capitale, e Mps (-3,5%); secondo Fitch l'atteso consolidamento tra le banche popolari, che potrebbe coinvolgere in un secondo momento il Monte, non partirà prima del secondo semestre 2016. Debole il lusso sul calo dell'import cinese: in rosso Moncler (-2,67%) e Ferragamo (-1,88%), con l'eccezione di Yoox Net-a-Porter (+1,79%), spinta da giudizi positivi degli analisti. Rimbalza Mediaset (+1,06%). Corre Dmail (+16,8%) sull'All Share; cede Cia (-5,8%).