La Borsa di Milano, reduce da due sedute positive consecutive, chiude in rosso la prima giornata dell'ottava, con le altre piazze europee in calo o poco sopra la parità, sulla scia di Wall Street che, partita debole, prosegue mista, con il Dow Jones in rosso e il Nasdaq in verde. Prevale la cautela in vista della riunione del Fomc della Federal Reserve americana che terminerà mercoledì, e le vendite di case nuove negli Usa, in calo in settembre, consigliano ai trader di stare alla finestra.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,47% a 22.629 punti, mentre l'All Share perde lo 0,36% a 24.302 punti. Scambi per 2,28 mld di euro di controvalore, da 3,62 mld nell'intera seduta di venerdì scorso. Su 339 titoli con scambi, 180 guadagnano, 147 perdono e 12 sono invariati.
In Europa cadono Lisbona (Psi 20 -0,2%), Parigi (Cac -0,54%), Londra (Ftse -0,42%), Amsterdam (Aex -0,47%) e Zurigo (Smi -0,03%). Sopra la parità Madrid (Ibex +0,02%), Bruxelles (Bel 20 +0,13%) e Francoforte (Dax +0,06%), grazie all'indice Ifo di ottobre, ampiamente sopra le attese.
Filippo Diodovich, market strategist di Ig, prevede "una fase di lateralità per gli indici (europei e statunitensi) nella prima metà di settimana in attesa del meeting della Federal Reserve. Le nostre attese per la prossima riunione del Fomc sono fissate per un nulla di fatto (conferma dei tassi sui livelli attuali)".
"Crediamo - continua Diodovich - che i recenti deboli dati macroeconomici statunitensi abbiano convinto anche i membri più conservatori del board ad aspettare almeno fino a dicembre prima di rivedere le politiche monetarie in vigore. Da valutare però attentamente il linguaggio del comunicato stampa che accompagnerà la decisione del Board. Toni molto 'dovish' dello statement lascerebbero intendere un ulteriore rinvio al 2016 per il cambio di rotta in politica monetaria da parte della Fed".
L'euro al riferimento Bce è calato da 1,1084 dollari venerdì a 1,1011 dollari ieri. L'oro al London Bullion Market flette al fixing pomeridiano a 1.166,4 dollari l'oncia, da 1.168,5 dollari stamani. Il petrolio di riferimento americano, il Wti, cede 0,47 dollari a 44,13 dollari al barile. In piazza Affari calano i tecnologici (-2,74%), chimici (-2,64%), petrolio e gas (-1,28%); in verde le telecomunicazioni (+1,5%).
Sul Ftse Mib perde terreno Stm (-4,71%), schiacciata dalle prese di profitto (nell'ultimo mese il titolo ha guadagnato il 20,7%) sulla scia del crollo di Dialog Semiconductor, che cede il 20,25% a Francoforte dopo i conti del terzo trimestre. Calano anche Eni (-1,48%) e Mediobanca (-2,04%), che domani approva i conti trimestrali. Deboli gli assicurativi, con Unipol che perde l'1,73%; in rosso Generali (-0,87%).
In rialzo Luxottica (+0,85%), in attesa dei conti del trimestre: il presidente Leonardo Del Vecchio ha detto che la società "va bene" e che non teme il rallentamento della Cina. Denaro su Telecom Italia (+1,66% a 1,162 euro), sulla scia degli sviluppi in Brasile: Oi ha comunicato che LetterOne sarebbe disponibile a mettere sul piatto 4 mld di dollari per favorire un'aggregazione con Tim Brasil. Tim Participaçoes ha comunicato che "nessun negoziato" è in corso con le parti Per Jp Morgan il titolo è overweight (sovrappesare), con price target 1,37 euro. Bene Saipem (+1,16%).
Sull'All Share rialzo a due cifre per Sintesi (+46,25%); comprata DMail (+10,39%). Venduta Astaldi (-7,25%), maglia nera della Borsa di Milano, dopo indiscrezioni di stampa sulla possibile uscita dell'ad e sulla valutazione di A4 Holding. Per Equita la raccomandazione è 'reduce' (ridurre), con target a 8,5 euro (8,32 il riferimento di oggi).
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