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Banche: Capitanio, CariFerrara è del territorio, lavoriamo per svilupparla

13 dicembre 2015 | 16.57
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Banche: Capitanio, CariFerrara è del territorio, lavoriamo per svilupparla

Basta sparare sulle banche come se fosse uno sport. Giovanni Capitanio, amministratore delegato di Nuova CariFerrara non ci sta a far finta di nulla di fronte ad associazioni che invitano a boicottare gli istituti salvati. ''La banca -dice all'Adnkronos- non è degli attuali amministratori né di Nicastro. Indipendentemente dall'azionariato è del territorio''. Come dire che volere il male della banca è come volere il male del territorio.

''Non capisco spiega- come si possa invitare i correntisti o i potenziali correntisti a non avere rapporti con un istituto che guardando alle statistiche patrimoniali la pone come una delle più tranquille''. Senza contare il lavoro che l'istituto sta svolgendo per riportare l'istituto ad essere un punto di riferimento per il tessuto locale. ''Stiamo parlando di una banca che vuole svilupparsi in Romagna che ha una squadra di persone che lavora avendo come faro la centralità del cliente e la massimizzazione dei risultati. E' sbagliato?''.

L'amministratore delegato ricorda che ''dal 22 settembre a ieri vi sono 119 milioni di euro di linee di credito deliberate nuove o rinnovate. Siamo andati a ricercare i clienti che si erano allontanati riproponendoci agli imprenditori piccoli e medi della provincia e fornendo risposte adeguate alle necessità, in un periodo delicato in cui l'economia sta ripartendo''.

Ma non solo. Il lavoro del team di Capitanio per riportare CariFerrara al centro del tessuto locale prosegue a 360 gradi: ''in questi giorni -dice- abbiamo incontrato e stiamo continuando a farlo, oltre ad azionisti e obbligazionisti, i presidenti di diverse categorie mettendo a disposizione platfond operativi dopo pochi giorni''.

Operazioni mirate senza lasciare nulla al caso, nemmeno il personale. ''stiamo investendo sulla qualità delle risorse perchè ritengo che la formazione sia il valore più importante per un'azienda''. E se si guarda al profilo economico-finanziario ''la situazione patrimoniale vede la banca a livello individuale con un cet1 superiore al 10% e come consolidato è intorno al 9%, con una liquidità di assoluta tranquillità''.

Anche oggi il cda sarà al lavoro nel proseguire nell'opera di riqualificazione e mettere a punto le strategie per lo sviluppo della banca. La direzione è chiara: ''se nel passato sono state scelte dal punto di vista di finanziamento clientele non del territorio, ma di altre località e con linee di credito che poi si sono verificate sofferenze, adesso non è più così. Riteniamo che una banca con queste dimensioni possa fare bene ottimizzando i rapporti con i clienti e valorizzando con la concretezza e la professionalità i vantaggi di conoscere il territorio''.

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