Il consiglio di amministrazione di Snam ha approvato la separazione di Italgas da Snam "da realizzarsi tramite un'operazione unitaria e contestuale" che comprende, tra l'altro, la scissione parziale e proporzionale e la quotazione sul Mercato telematico azionario di Milano di una nuova società beneficiaria della scissione con il ruolo di holding della partecipazione in Italgas. La quotazione della nuova società avverrà entro l'autunno inoltrato, e comunque prima del mese di dicembre. Dopo la scissione è previsto che Snam, Cdp Reti e Cdp Gas sottoscrivano un patto parasociale con oggetto le rispettive partecipazioni del 13,5%, del 25,08% e dello 0,97%, per una quota complessiva totale oltre il 39%.
Soddisfatto il ceo di Snam - I l ceo di Snam, Marco Alverà, ha spiegato che "la separazione di Italgas da Snam consentirà di valorizzare significativamente il ruolo di entrambe le società nei rispettivi business: Snam potrà consolidare la propria leadership contribuendo a integrare ulteriormente i mercati del gas in Europa e Italgas potrà cogliere al meglio le opportunità di sviluppo legate alle nuove gare d’ambito". In ogni caso non c'è nessuna fretta da parte di Snam di vendere la quota del 13,5% di Italgas. In occasione della conference call con gli analisti in corso a Londra, Alverà ha chiarito che "non c'è nulla sul tavolo in questo momento" e che comunque "non c'è nessuna fretta".
Per Italgas rifinanziamenti per 3,9 miliardi - L'indebitamento finanziario netto di Italgas alla fine del 2016 può essere stimato in circa 3,7 miliardi. Per effetto dell’operazione, Italgas sarà tenuta a ripagare i finanziamenti intercompany attualmente in essere con Snam. I debiti saranno ripagati da Italgas attraverso l'utilizzo di finanziamenti Bei e linee di credito in relazione alle quali primarie banche selezionate hanno già sottoscritto alcuni impegni vincolanti, per complessivi 3,9 miliardi. Per Italgas sono previsti investimenti complessivi di 2 miliardi nel periodo 2016-2020. D'intesa con il prossimo azionista di riferimento Cdp Reti, il candidato a ricoprire la carica di amministratore delegato della società che sarà quotata è stato individuato nella persona di Paolo Gallo.
Investimenti per 4,3 miliardi in Italia - Il piano strategico 2016-2020 di Snam prevede investimenti per 4,3 miliardi, di cui 900 milioni nel 2016. In particolare saranno investiti 3,9 miliardi nel business del trasporto e del Gnl, e 0,5 miliardi nelle attività di stoccaggio. la società prevede inoltre per l'anno in corso, post scissione da Italgas, un utile pro forma di circa 800 milioni rispetto ai 971 milioni stimati. Nel periodo la Rab (valore del capitale investito netto) è prevista crescere a un tasso medio annuo dell'1% rispetto ai 19,2 miliardi di fine 2015. "Nei prossimi 5 anni - annuncia Alverà - investiremo 4,3 miliardi in Italia per il potenziamento della rete nazionale e la sua integrazione con i mercati continentali".
Per Snam dividendo di 0,21 euro post-scissione - Snam distribuirà per il 2016 un dividendo di 0,21 euro per azione, post scissione di Italgas. L'ammontare aumenterà del 2,5% annuo per i due esercizi successivi. Italgas a sua volta pagherà un dividendo che sommato a quello di Snam permetterà agli azionisti di ricevere per il 2016 un ammontare almeno in linea con quello percepito nel 2015. Inoltre il cda ha deciso di chiedere all'assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 1 agosto, l'autorizzazione a un piano di buy back sul 3,5% del capitale sociale.
Il titolo in Borsa - Positiva la reazioen della Borsa dopo la presentazione del piano. Il titolo di Snam guadagna il 4,16% a 5,18 euro. L'agenzia Fitch ha inoltre confermato il giudizio sulla società a 'BBB+', con outlook stabile. "Secondo le nostre stime -si spiega da Fitch- lo scorporo aumenterà la flessibilità finanziaria del gruppo". Snam "userà parzialmente i maggiori margini che ne deriveranno per perseguire una moderata crescita esterna in linea con il suo approccio strategico".
