Le Borse europee chiudono in frenata la corsa intrapresa sin dai primi scambi. Le principali piazze finanziarie hanno viaggiato oggi con costanza su incrementi vicini o superiori al punto percentuale, diminuendo la crescita soltanto negli ultimi scampoli di seduta: Parigi segna +1,19%, Francoforte +0,70% e Londra +0,39%. Più deboli Amsterdam e Bruxelles, che hanno addirittura invertito la marcia: la prima chiude in calo dello 0,24%, l'altra cede lo 0,10%.
Piazza Affari è in linea con le consorelle e chiude con un incremento dell'1,03% sul Ftse Mib e dell'1,06% sull'All Share. Sul principale listino milanese brillano banche e Telecom. Quest'ultima, dopo la diffusione dei conti, ha spiccato il volo raggiungendo la vetta dei dieci punti percentuali di crescita e ha chiuso con un progresso del 7,79% attestandosi a 0,75 euro per azione.
Giornata particolarmente positiva per gli istituti di credito italiani che in attesa degli stress test incassano la fiducia degli investitori: i guadagni, oggi, hanno oscillato tra i 3 e i 6 punti percentuali. Bpm chiude in rialzo del 5,57% a 0,45 euro per azione, seguita da Bper (+4,60%) e Banco Popolare (+2,45%).
In recupero Mps che, dopo le perdite dei giorni scorsi, cresce sull'ipotesi di eventuali azioni a sostegno dell'istituto in vista del probabile esito negativo degli stress test. Il titolo guadagna il 2,66% a 0,29 euro per azione. Giornata difficile, invece, per Unicredit che sconta la rottura delle trattative con Santander per la vendita di Pioneer: il titolo cede il 4,10% e si attesta a 2,15 euro per azione.
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