Piazza Affari termina l'ultima seduta della settimana sugli scudi, migliore d'Europa, sostenuta da Generali e dai rialzi dei titoli bancari in attesa degli esiti degli stress test sulle banche europee attesi per questa sera. Al termine di una giornata giocata al rialzo, a Milano il Ftse Mib chiude gli scambi a 16.846 punti (+1,96%) e l'All Share a 18.507 punti (+1,76%). In positivo, ma non altrettanto brillanti le chiusure delle altre borse europee con Parigi che avanza dello 0,44%, Francoforte dello 0,61% e Londra, poco mossa, a +0,05%.
Nel paniere principale milanese soldi su Generali (+7,19%) che ha presentato i conti, superiori al consensus, e confermato i target di piano. In spolvero Mps (+6,28%) nel giorno del cda e all'indomani dell'arrivo, a sopresa, di una proposta alternativa per il salvataggio dell'istituto avanzata dall'ex amministratore delegato di Intesa SanPaolo Corrado Passera e dal colosso svizzero Ubs. Ma è l'intero comparto bancario a 'incassare' oggi con Bper (+5,46%), Unicredit (+5,89%), Mediobanca (+4,77%), Intesa Sp (+3,52%), Bpm (+2,12%), Banco Popolare (+3,28%).
Forti vendite, invece, su Mediaset (-8,33%) che ieri a presentato i numeri dei primi sei mesi che danno conto di una perdita di 27,8 milioni di euro rispetto ai 24,2 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2015, mentre si profila la possibilità di un'azione penale e civile nei confronti di Vivendi che ha annunciato di non volere procedere all'acquisto della pay tv del Biscione ma al suo solo 20% e che nel pomeriggio, a mercati aperti, ha definito "irrealistico" il brack even entro il 2018 per Premium. Recupera le perdite e chiude poco mossa Eni (+0,07%) nel giorno dei conti. Il Cane a Sei Zampe ha chiuso i primi sei mesi del 2016 con una perdita di 1,24 miliardi di euro.