Le Borse europee chiudono positive: miglior performance per la piazza finanziaria di Milano complice lo sprint del comparto bancario. L'indice Ftse Mib segna un progresso del 2,50% a 16.778 con lo spread tra Btp e Bund a 122 punti base con un rendimento del decennale dell'1,14%. Bene Londra +0,59%, Parigi +0,72% e Francoforte +0,94%.
Sul fronte macroeconomico positivi i dati di Markit sull'andamento dell'Eurozona: l'indice flash Pmi composito tocca i 53,3 punti dai 53,2 di luglio - ai massimi da sette mesi - allontanando l'incertezza legata al post Brexit. Ancora volatilità sul petrolio mentre gli investitori guardano già a Jackson Hole dove venerdì 26 agosto interverrà il numero uno della Fed, Janet Yellen.
L'indice bancario (+5,34%) spinge la Borsa di Milano. In luce Unicredit (+6,63% a 2,09 euro) e la controllata Finecobank (+7,90%) dopo le indiscrezioni di stampa sulla presunta trattativa per la vendita della partecipazione residua di Bank Pekao. Acquisti su Ubi Banca +7,03%, Bper +5,73%, Mediobanca +5,27%, Intesa Sanpaolo a 1,94 (+4,98%), Banco Popolare +4,52% e Mps a 0,237 euro (+3,62%).
Bene Generali (+4,47% a 11,68) tra gli assicurativi, Mediaset (+4,35% a 2,878 euro) beneficia delle ipotesi su un accordo con Vivendi per il riassetto della pay-tv Premium. A mercati chiusi Fininvest comunica la richiesta di danni al gruppo francese per 570 milioni. Solo due i titoli in flessione sul Ftse Mib: Campari cede lo 0,15%, Italcementi lascia sul terreno lo 0,09%.