Le Borse europee chiudono in flessione: sui listini del Vecchio Continente scattano i realizzi dopo la settimana positiva culminata con l'intervento di Janet Yellen: la numero uno della Federal Reserve ha avvicinato i tempi del prossimo rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti. A Milano l'indice Fse Mib cede l'1,12% a 16.655 punti, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a quota 120 con un rendimento del decennale dell'1,12. Bene l'asta del Tesoro: collocati 6 miliardi di Bot a sei mesi (il massimo in offerta) con un rendimento sceso a - 0,236%, a un soffio dal minimo storico.
In territorio negativo anche Parigi -0,40% e Francoforte -0,41%, Londra resta chiusa per festività. A Piazza Affari prese di beneficio sulle banche (indice -0,90%): peggior performance per Bper che cede il 2,97%; in controtendenza Mps che guadagna l'1,27% a 0,24 euro. Vendite su Ubi Banca -2,02%, Bpm -1,70%, Mediobanca -1,69%, Intesa Sanpaolo a 1,995 euro (-0,94%) e Unicredit a 2,18 euro (-0,27%).
Il calo del prezzo del petrolio si fa sentire sul settore (indice -1,07%): in rosso Saipem -1,92%, Tenaris -1,81%, Eni -1,03% e Snam -0,99%. Male i titoli assicurativi con Generali -1,97% a 10,97 euro, Unipol -1,92% e UnipolSai -1,74%. Attenzione degli investitori ancora puntata su Mediaset (-0,77% a 2,82) in attesa di capire se si arriverà a un accordo con Vivendi su Premium.