Le Borse europee chiudono contrastate: maglia nera per Milano con l'indice Ftse Mib che cede lo 0,77% a 16.274 punti con vendite ancora sul comparto bancario. Chiusa per festività Francoforte - l'attenzione degli investitori resta focalizzata per capire l'evoluzione dei colloqui Berlino-Washington per la sanzione a Deutsche Bank -, debole Parigi +0,12%; bene Londra +1,22% sostenuta dal nuovo balzo dell'attività manifatturiera a settembre (a 55,4 da 53,4 di agosto) e dall'annuncio del via alle trattative per l'uscita dall'Unione europea nel primo trimestre 2017.
A Piazza Affari in evidenza Azimut +4,20% a 13,65 euro, che ha completato la riorganizzazione interna; in progresso anche Fca +1,24% a 5,72 euro nel giorno dei dati del ministero dei Trasporti sulle immatricolazioni di auto in Italia. Male il comparto bancario (indice -1,60%) con Bper -2,29%, Intesa Sanpaolo -2,33% a 1,928, Unicredit a 2,032 euro (-1,93%) e Ubi Banca -1,27%. Debole Mediobanca -0,26%; in controtendenza Banco Popolare +0,86% e Bpm +3,22%.
Male Telecom -0,95% a 0,732 euro che risente di report negativi, debole Mediaset -0,36% a 2,784 euro sulle indiscrezioni in merito a un possibile accordo con Vivendi su Premium, poco mossa Poste Italiane -0,33% a 6,085 euro fra gli offerenti per rilevare Pioneer da Unicredit, secondo indiscrezioni di stampa. Maglia nera A2A che lascia sul terreno il 4,14% in scia al taglio del rating. Sull'All Share crollo a due cifre per Il Sole 24 Ore -10,37% a 0,454 euro dopo le perdite semestrali per quasi 50 milioni, il probabile ricorso a un aumento di capitale e il cambio al vertice. In luce invece EiTowers +3,13% con il ritorno delle scommesse sul progetto di alleanza con RaiWay.