Chiusura in netto calo per le borse europee, appesantite dal dato sul commercio della Cina, nettamente inferiore alle attese. Le esportazioni cinesi a settembre sono diminuite del 10% su base annua, riaccendendo i timori di una brusca frenata della seconda economia mondiale. Dalla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed, inoltre, è emerso un orientamento della Banca centrale statunitense a rialzare i tassi di interesse entro la fine dell’anno. Al termine della seduta Londra cede lo 0,66%, Francoforte l'1,04% e Parigi l'1,06%, mentre a Milano il Ftse Mib perde l'1,22% a 16.269 punti.
Sul listino principale della piazza milanese le vendite colpiscono i bancari. Banco Popolare cede il 4,69% e Bpm il 4,61%. Male anche Bper (-4,36%), Ubi Banca (-3,77%), Unicredit (-3,64%) e Intesa Sp (-2,33%). Brilla, invece, Finecobank (+5,58%), dopo il collocamento del 20% del capitale da parte dell'azionista Unicredit.
Male gli assicurativi, con Generali (-2,86%) e Unipol (-4,12%), e gli industriali, con Fca (-3,45%) e Cnh (-2,70%). Chiudono sopra la parità le utility e, fra i titoli della moda, Ferragamo e Luxottica.