Le Borse europee chiudono contrastate all'indomani della prima riunione del 2017 della Fed che, come da attese, non ha modificato la propria politica monetaria. Nel primo bollettino dell'anno, il Consiglio direttivo della Bce conferma la stabilità dei tassi di interesse per un periodo prolungato e si dice "pronto a incrementare il programma di acquisto" se le prospettive economiche dovessero peggiorare. A Milano l'indice Ftse Mib guadagna lo 0,79%; lo spread tra Btp e Bund si attesta a 180 punti base. Piatta Parigi -0,01%, in progresso Londra +0,47%; debole Francoforte -0,27%.
A Piazza Affari corrono i titoli tecnologici - Cnh Industrial +5,39% e Ferrari +3,73% - occhi puntati su Unicredit che perde l'1,65%, al termine di una seduta altalenante. Ieri istituto ha ufficializzato le caratteristiche dell'aumento di capitale, partirà lunedì 6 febbraio, che prevede l’emissione di massime 1.606.876.817 nuove azioni ordinarie a un prezzo unitario di 8,09 euro, nel rapporto di opzione di 13 azioni ordinarie di nuova emissione ogni 5 azioni possedute.
Acquisti su Generali (+1,77% a 14,94 euro) sulle indiscrezioni relative a un’offerta da parte di Intesa Sanpaolo (-0,91% a 2,18 euro), che potrebbe valorizzare il Leone di Triste a 17 euro per azione. Contrastato il comparto bancario (indice -0,92%): ben acquistata Mediobanca +1,56%, debole Banco Bpm -0,15%; vendite su Ubi Banca -1,47%.
